
Ricomincio da… 100, si potrebbe dire parafrasando il film che ha lanciato massimo Troisi. In altri tempi, magari, ci sarebbe stato anche lui tra gli ambasciatori del tartufo, che con i prossimi 9 arrivano a 100. Saranno loro, tutti insieme – in un libro -, a dare il via all’edizione numero 48 della Mostra mercato del tartufo bianco di San Miniato. Il taglio del nastro, in pratica, durerà tutta la mattina di domani sabato 10 novembre, a partire dalla nomina dei 9 ambasciatori e dalla presentazione di un libro che li raccoglie e li racconta tutti. Poi la fiera: due chilometri di laboratorio del gusto a cielo aperto e 200 produttori.
Si parte alle 10,30 in comune, dove sono stati convocati coloro che negli anni sono diventati “ambasciatori” per la presentazione del libro che raccoglie le foto e i momenti della consegna del tartufo e a cui si aggiungeranno altre nuove personalità per tagliare l’ambito traguardo di cento. Si tratta di Carlo Pepi noto critico d’arte e da sempre esperto di Modigliani, Roberto Zalambani, presidente nazionale Unaga stampa specializzata in Agroalimentare e ambiente, Simone Loguercio miglior sommelier d’Italia 2018, Stefano Zanette Presidente del Consorzio Prosecco doc, Tommaso Bei, chef stellato ristorante Emilio di Fermo, Antonio Natali, già direttore degli Uffizi di Firenze, Valerio Rossi Albertini, fisico, esperto di consapevolezza energetica, Sergio Staino e del presidente del Movimento Shalom Andrea Cristiani.
La cerimonia di inaugurazione continuerà con la costituzione della Nobile compagnia del Tartufo bianco di San Miniato e la presentazione di “A tavola con il Tartufo Bianco di San Miniato. Le ricette degli chef” a cura di Fabrizio Mandorlini e dove sono contenute le proposte gastronomiche di Simone Acquarelli, Currit Ardit, Dino Arzilli, Matia Barciulli, Danilo Bei, Carlo Bernardini, Alessandro Breda, Elia Bettarini, Jean-Michel Carasso, Sara Conforti, Denise Delli, Matteo Donati, Daniele Fagiolini, Paolo Fiaschi, Paolo Gazzarrini, Leiuff Kolbensson, Fabrizio Marino, Mirko Martinelli, Angelo Melillo, Vito Mollica, Vitaliano Monachesi, Marco Nebbiai, Stefano Pinciaroli, Renato Tozzi, Gaetano Trovato, Beatrice Segoni ed Emanuele Vallini.
Gli invitati insieme alle autorità, ai tartufai e ai tartufi, si porteranno guidati dal Corteo Storico di San Miniato, agli stand dove ci sarà il taglio del nastro da parte del sindaco Vittorio Gabbanini e del presidente della fondazione San Miniato Promozione Delio Fiordispina con la consegna della chiave dell’Officina del Tartufo agli chef per mettere in funzione la cucina. Parteciperà alla cerimonia di inaugurazione la squadra dei Lupi Pallavolo di Santa Croce sull’Arno. La Mostra si apre nel segno dell’ambiente, con una sensibilizzazione all’utilizzo di materiali biodegradabili all’interno della festa, con Geofor che realizza una raccolta continua porta a porta agli stand e gestisce le isole ecologiche per i visitatori, dove si danno istruzioni per la raccolta differenziata.
Il programma
Ricco il cartellone di sabato 10. L’Officina del Tartufo ideata e diretta da Cesare Andrisano in collaborazione con Marco Nebbiai e Veronica Maffei, aprirà con lo show cooking dello chef stellato Danilo Bei del Ristorante Emilio e l’intervento del sindaco della città di Fermo. A seguire la delegazione di Cappella Maggiore (Treviso) proporrà la ricetta dello chef stellato Alessandro Breda del Ristorante Gellius di Oderzo, che ha realizzato un piatto abbinando prodotti fra Cappella Maggiore e San Miniato. Alle 17,30 sarà la volta dello chef stellato Domenico di Clemente del Four Season Firenze, Ristorante Il Palagio. Alle 16,30 al Salotto del tartufo, area Coop.Fi in piazza del seminario, incontro su “Pelle e Cuoio, rispetto per l’ambiente e sostenibilità: L’Unic e il polo conciario si confrontano sul tema della sostenibilità ambientale”. Alle 15 la Filarmonica Verdi sfilerà alla Mostra con musicanti e majorettes. Al dopocena debutta l’Auditorium della solidarietà con lo spettacolo: “Leonardo l’uomo universale a cura della Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato. Il ricavato della serata sarà devoluto all’Atelier Shalom.
Il cartellone di domenica 11. Alle 12 sul palco centrale in Piazza del Duomo “Aspettando l’Officina del Tartufo” la blogger Shamira Gatta presenta il suo volume “Ricette senza” a cui seguirà un aperitivo e alle 14,30 “Raccontare il tartufo, il cibo e l’ambiente” con Alfonso Cauteruccio presidente GreenAccord, Fabio Benati presidente Arga Lombardia e Stefano Agnoloni, attualmente in Tv su Nove con la trasmissione “C’è posto per 30?”. Coordina Fabrizio Mandorlini. All’Officina del tartufo alle 15,30 si inizia con la presentazione del Libro di Luisanna Messeri “La Cucina del Casale” ricette facili, sane e buonissime di una tradizione sempre nuova, con Annamaria Tossani a cui seguirà il cooking show dello chef Curri Ardit del ristorante San Martino 26 di San Gimignano e di Ludovica e Ginevra Santedicola Zeffirelli’s Tea Room Bar Restaurant di Firenze.
Al salotto del tartufo e area Coop.Fi, ci sarà la campionessa olimpica di Los Angeles 1984 Gabriella Dorio intervistata dai giovani atleti del territorio e alle 15 “Evasori. Chi. Come. Quanto. L’inchiesta sull’evasione fiscale”. Il giornalista Roberto Ippolito torna a San Miniato, a dieci anni dalla pubblicazione del suo libro sul delicato tema dell’evasione per presentare una edizione integrata.
Le Tartufonie, kermesse promossa dal coro Balducci, si scolgeranno in aula pacis con “La Musica delle Donne” Voce alle compositrici Elisa Prosperi (soprano) Margherita Tani (contralto) Alice Ulivi al pianoforte. Ingresso libero. ore 16,30 Sull’ali dorate della lirica I maestri del melodramma, da Mozart a Mascagni. Coro “Monsignor Cosimo Balducci”, Direttore Auro Maggini, Pianista Alessandro Manetti. Ingresso libero.
Conclusione con l’auditorium della solidarietà alle 21,30 in piazza Buonaparte con la proiezione del film “Saranno famosi” con Sergio Forcoli. Il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione Tommasino Bacciotti.
La mostra
Sabato 10 apre anche Coriacea, storie di colore sulla pelle,a cura di Filippo Lotti. La mostra ha coinvolto dodici artisti contemporanei e li ha sottoposti ad una sfida per alcuni inedita: dipingere sul cuoio. Il cuoio infatti è un materiale inusuale, ma che si presta sempre molto bene al campo dell’arte. I dodici “gropponi” in cuoio saranno inaugurati sabato 10 novembre sotto i loggiati di San Domenico con i vertici di Unic concerie italiane, che ha finanziato l’esposizione. Questa, sarà visitabile tutti i giorni della mostra mercato, quindi il prossimo fine settimana del 10 e 11 novembre, il 17 e il 18 e ancora il 24 e il 25 del mese. Gli artisti coinvolti non hanno ricevuto nessuna traccia, quindi hanno potuto esprimersi liberamente e questo ha dato vita a dodici opere completamente diverse l’una dall’altra nello stile, nei temi, e nelle tecniche. Gli artisti sono Luca Bellandi, Fabio Calvetti, Claudio Cionini, Elio De Luca, Fabio De Poli, Franco Mauro Franchi, Giuliano Giuggioli, Riccardo Luchini, Mario Madiai, Giovanni Maranghi, Paolo Nuti, Marcello Scarselli. Personalità e caratteristiche diverse tra loro che vengono accomunate da un unico fattore che è l’arte legata al territorio. “Un’idea nata – dice Filippo Lotti – dalla voglia di legare l’attività per eccellenza del mio territorio e la mia tradizione familiare all’attività che svolgo da quasi venticinque anni. A partire da mio nonno, mio padre, fino ad arrivare a mio fratello, che hanno passato la loro vita lavorativa a svolgere un mestiere faticoso ma allo stesso tempo affascinante che caratterizza il territorio dove sono nato, cresciuto e in cui vivo. Ciò che ho cercato di realizzare è anche un omaggio a loro, un ritorno al passato che si lega indissolubilmente con il presente, con quello che oggi sono e con quello che oggi rappresento con il mio lavoro”. Coriacea è il racconto di una famiglia e di un territorio, è il racconto di un prodotto attraverso linguaggi diversi.