
Via dei Tavi sarà spezzata in due. Anzi no, ma avrà una porzione a senso unico alternato. Botta e risposta fra amministrazione comunale e Lega sul futuro della viabilità lungo la via che, attraverso le campagne e lungo l’argine dell’Arno, collega la rotatoria di viale 2 giugno con la Francesca in direzione Santa Croce.
Collegamento vitale per la regolare decongestione della viabilità nella zona industriale a confine fra i due comuni, al centro di una polemica dopo che la conceria Incas ha fatto richiesta di ampliamento. Richiesta che il comune è intenzionato ad accettare e che sulle prime aveva scatenato la reazione dell’opposizione (leggi), prepccupata di una chiusura.
Eppure malgrado il paventato spezzettamento, pare che che si andrà verso la soluzione di un mero restringimento con installazione di un senso unico alternato. A spiegarlo è il sindaco Gabriele Toti, smentendo l’ipotesi di una vera e propria chiusura dell’ultimo tratto di strada. L’azienda, in pratica, ha chiesto di effettuare un ampliamento in un terreno di sua proprietà, diviso dallo spazio attualmente occupato dall’azienda proprio da via dei Tavi, di qui la richiesta.
Non per questo, però, si arriverà ad uno spezzamento della strada. “La strada non verrà chiusa e le servitù inerenti alle infrastrutture e allacciamenti interni rimarranno intatte, come da normative vigenti – dice. – Crediamo sia nostro compito venire incontro ad una richiesta, pienamente legittimata dalle leggi regionali che regolano casi come questo, proveniente da quella che al momento è la più grossa azienda del settore nel Comprensorio. Lavori che avranno ricadute positive sul territorio e potranno liberare le potenzialità che l’azienda ha. La strada comunque non sarà chiusa: la viabilità sarà a senso unico alternato e di questo i residenti sono stati informati”.
Nilo Di Modica