
“Vorrei ringraziare Carlotta Cambi”. Nell’elenco delle ragazze d’argento del volley italiano, lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiamando una a una le atlete che hanno giocato di più, Charlie compresa. Oggi 29 ottobre, il capo dello Stato ha accolto la nostra nazionale femminile in Quirinale e si è complimentato con loro.
“Cerco sempre di guardare la pallavolo – ha detto il presidente tifoso -, anche se a volte non mi è facile. In molti momenti avete messo in mostra la miglior pallavolo del Mondiale. Non avete avuto il titolo massimo, però, guardando come ho fatto io la finale e anche altri incontri precedenti, lo abbiamo visto. Il tie break, alla fine, contempla anche una parte di caso – un piccolo errore può decidere la partita, che si svolge tra pari. Lo dimostrano i riconoscimenti individuali, che coprono l’intera squadra e ciascuna di voi l’ha avuto anche perché la squadra intorno girava perfettamente. Quello che avete ottenuto è più di una medaglia: di certo avete spinto moltissime bambine a praticare pallavolo e impegnarsi nel vostro sport. Per questo vi ringrazio. Complimenti ancora e auguri”. E poi ha aggiunto: “Essere la squadra più giovane del Mondiale è già di per sé un valore”.
Anche se il Ct Davide Mazzanti, quell’argento al Mondiale di volley femminile lo racconta come un obiettivo mancato per un pelo. In realtà, se non hanno centrato l’oro, le ragazze hanno centrato il cuore dell’Italia e lo hanno ricordato anche una volta entrate al Quirinale: non avevano capito quanto amore le circondasse finché non sono tornate in Italia.
“Siamo partiti con uno slogan – ha ricordato Mazzanti – quello di Noi siamo l’Italia e volevamo che gli italiani potessero riconoscersi nel nostro modo di essere. Non abbiamo raggiunto l’obiettivo ma quando siamo tornati abbiamo capito di aver raggiunto i cuori degli italiani”. Con un’Italia Azzurra che è a colori, che piange, sorride e si abbraccia. L’Italia che guarda a Tokio 2020 con la faccia pulita, la voglia di fare squadra, di giocare e di sorridere.
“Voglio cogliere l’occasione – ha detto il Ct – per mandare un grande abbraccio alla famiglia di Sara Zanello, morta a 38 anni”. Un abbraccio al quale si è unito il Presidente, che dalla nazionale femminile di volley ha ricevuto una maglia e il pallone del mondiale.