Fondazione Zini: no da 3 Consigli. Discussione a San Miniato

27 settembre 2018 | 16:16
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Fondazione Zini: no da 3 Consigli. Discussione a San Miniato

“Sindaco e giunta hanno preso una posizione netta di contrarietà all’intitolazione della Fondazione a Federico Zini”. Lo ha chiarito una volta di più il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini nel consiglio comunale di ieri 27 settembre. Lo ha fatto perché, oltre alla risposta che lui e la giunta hanno dato all’interpellanza presentata dai gruppi 5 Stelle e Immagina San Miniato (San Miniato, Fondazione Zini torna in consiglio comunale), in consiglio era arrivato anche un ordine del giorno sull’opportunità di intitolare all’assassino di Elisa Amato una fondazione a scopo benefico. Due punti scollegati che il presidente del consiglio Vittorio Gasparri ha ritenuto di trattare insieme, per dare completezza alla questione.

“Pur rispettando il dolore della famiglia Zini – è stata in sisntesi la risposta che la vicesindaco Chiara Rossi ha letto a nome di sindaco e giunta – esprimo contrarietà alla dedicazione di una Fondazione a Federico Zini”. Pur precisando che, “essendo ente di diritto privato, l’amministrazione trasmetterà questa risposta ai diretti interessati chiedendo di tenerne conto”, ma il suo non è certo un parere vincolante. A parlare poi, prima di mettere in votazione l’ordine del giorno, è stata Elise Bianchi per la commissione pari opportunità. Raccontando in particolare l’esperienza di Frida, Bianchi ha ricordato come già 120 donne del territorio sono state accolte, segno che un problema esiste e che nessun messaggio può quindi essere ambiguo. “La Commissione – ha detto – ritiene di dover scoraggiare ogni messaggio ambiguo rispetto alle violenze di genere” e quindi esprime “contrarietà alla decisione di dedicare una fondazione filantropica a Federico Zini”. Poi la discussione, inaspettatamente animata su un punto che, alla fine, dopo una pausa del consiglio per una consultazione, ha portato all’approvazione di questo ordine del giorno anche a San Miniato. Una discussione, lo ha chiarito il consigliere Carlo Corsi, nata non certo nel contenuto ma nei modi: l’ordine del giorno votato infatti è scritto dalla Commissione, nella quale Forza Italia non è rappresentata. Corsi, quindi, ha chiesto un rinvio del punto, così da presentare un documento condiviso. Un rinvio inaccettabile per Laura Cavallini. “Preso atto che l’iter non è stato corretto – ha detto -, se condividiamo il contenuto allora votiamolo. Ritengo che sia urgente e importante prendere una posizione”. Soprattutto dopo che nelle sere precedenti, lo avevano fatto Santa Croce sull’Arno e Montopoli Valdarno, sentendolo come atto doveroso. “Una decisione  ha ricordato il consigliere comunale Simone Giglioli – già presa dal consiglio comunale di Prato che, credo, non vada lasciato solo”.
A Santa Croce sull’Arno, i capogruppo hanno presentato un ordine del giorno avverso alla dedicazione a Federico Zini di una Fondazione nell’ultimo consiglio comunale, lo scorso 20 settembre. Votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale. A illustrarlo è stata la stessa sindaco Giulia Deidda che ha detto: “Ben venga l’impegno di chiunque in questa direzione, ma non possiamo accettare che questo impegno venga portato avanti nel nome di chi ha compiuto un reato gravissimo, inaccettabile in una società civile”. Nel consiglio comunale di ieri sera 26 settembre, anche il consiglio comunale di Montopoli Valdarnoha approvato all’unanimità un ordine del giorno con lo stesso contenuto. 

Elisa Venturi