


Una delegazioni da San Miniato ha partecipato al Salone Internazionale del gusto, a Torino dal 20 al 24 settembre. Alla manifestazione organizzata da Slow Food Italia, San Miniato ha portato produttori e cuochi e, grazie al supporto dell’amministrazione comunale e della Fondazione San Miniato Promozione, è stato organizzato uno stand per presentare le risorse del territorio e promuovere la Mostra del Tartufo di novembre. Al centro dell’attenzione il progetto del presidio di tutela di Slow Food del mallegato di San Miniato.
A San Miniato resiste infatti la tradizione del sanguinaccio, fatto senza carne suina, a parte un poco di lardo. La sua versione classica prevede di insaccare il sangue crudo e di condirlo con lardello suino tagliato in cubetti, lardelli, sale, noce moscata, cannella, pinoli e uva passa. Una volta semipieno il budello è legato un poco “lasco” (da qui il nome: legato male), altrimenti durante la cottura scoppierebbe. Una volta legato finisce nel pentolone a bollire sino a che la temperatura al cuore dell’insaccato raggiunge i 90° circa e il sanguinaccio diventa della giusta consistenza.
Per il Comune di San Miniato sono intervenuti nella manifestazione il sindaco Vittorio Gabbanini e l’assessore Giacomo Gozzini: “Siamo soddisfatti – raccontano – di essere riusciti a confermare la presenza di San Miniato al Salone del gusto. Per noi esserci rappresenta il coronamento di una politica portata avanti giorno per giorno che punta alla esaltazione della qualità e dell’autenticità del territorio e dei suoi prodotti”.
Il sabato 22 si è svolto in Torino anche il coordinamento della Rete Internazionale delle Città Slow nel corso del quale il sindaco Gabbanini, in qualità di vicepresidente, ha rinnovato, a nome di San Miniato, l’impegno alla sottoscrizione del “Patto dei Sindaci” per una nuova politica locale all’insegna della sostenibilità.