
I giardini Maria Laura a San Miniato Basso hanno un bar chiosco, una struttura gestita per tre mesi (fino al 22 novembre) dall’associazione Amici di Elia onlus.
La più grande area a verde del territorio comunale fu realizzata da Maura Nacci e intitolata alla figlia Maria Laura Serani scomparsa improvvisamente il 6 ottobre 1984, a soli 24 anni. I giardini, realizzati sui terreni di proprietà della famiglia Nacci, sono stati costruiti per volontà della stessa signora che ha donato questo spazio in comodato d’uso all’amministrazione, dotando appunto la Città di San Miniato della più grande area verde pubblica del territorio comunale (Maura Nacci, 450 bambini per premiarla).
“Dopo la proposta di avere un chiosco ai giardini, avanzata da alcuni genitori che frequentano l’area verde, l’amministrazione comunale ha verificato le condizioni di fattibilità con la proprietaria Maura Nacci, la quale si è resa immediatamente disponibile – spiega il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini -. A lei va l’ennesimo, sincero ringraziamento della comunità perché con questi giardini ha creato un’area gioco attrezzatissima per i più giovani cittadini di San Miniato e con il chiosco ha completato il progetto: adesso tocca a tutti noi averne cura e rispetto”. Realizzato in legno massiccio, il chiosco bar ha una forma esagonale ed è dotato di impianto elettrico, allarme e scarichi. Oltre a questo ci sono otto ombrelloni, due tavoli con sedie per sfruttare l’area verde circostante e un bagno chimico gestito dall’associazione. Il chiosco è aperto dal lunedì al sabato con orario 10,30-12,30 e 16-20, la domenica dalle 16 alle 22, mentre fino all’inizio della scuola, dal lunedì al sabato, ci sarà anche un’apertura serale dalle 21 alle 23.
“Venendo a consumare al chiosco bar dei giardini si contribuisce a sostenere i costi delle terapie per i bambini con disabilità – spiega la presidente dell’associazione Amici di Elia onlus Cristiana Morelli -. La gestione del chiosco ci permette di fare una raccolta fondi per garantire alle famiglie con bambini disabili terapie gratuite o sgravate di parte dei loro costi, spesso troppo elevati”.