



C’è il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini. Poi ci sono il tabaccaio Marco Franchini, il benzinaio Maurizio Melai, l’ombrellaia Paola Altini e tanti altri. Sono 120 i “pinocchini”, gli abitanti di San Miniato Basso, raccolti e raccontati nella mostra Gente di’ Pinocchio. Filippo Lotti apre un nuovo percorso ricognitivo, un racconto per immagini di un paese attraverso le sue persone.
Fotografate da Francesco Sgherri, sanminiatese, classe 1966, figlio d’arte. “Posso dire di essere stato concepito in camera oscura – dice Sgherri -, tra l’ingranditore, la carta fotografica e le vasche per sviluppare fotografie in bianco e nero. Sono sempre stato appassionato al lavoro di mio padre, fotografo fin dagli anni ’50. Mi ricordo ancora quando mi portava con sé a fare i matrimoni e io scattavo con la mia reflex, naturalmente tutte le inquadrature degli sposi erano prese dal basso essendo io piccolo…”.
In mostra, da giovedì 14 giugno, ci sono i primi 24 scatti. “Ho scelto – dice Filippo Lotti – i soggetti da fotografare non seguendo un criterio ben definito. In effetti questo è un reportage sulla vita paesana quindi ho voluto che fosse soltanto una rendicontazione che rimanesse nel tempo a testimonianza di un vissuto di questa comunità, in una sorta di archivio della memoria. Non essendo di San Miniato Basso mi sono lasciato consigliare, nella scelta dei soggetti, dal fotografo e da amici del paese. Le mostre totali, nel mio progetto, saranno cinque e coinvolgeranno altrettanti fotografi di San Miniato Basso e, alla fine, saranno 120 i pinocchini fotografati. Sarà un progetto che ingloberà molti, ma non tutti. Sono pronto alle critiche di coloro che rimarranno ‘fuori’, io ho sempre cercato di fare il possibile lavorando con serietà e competenza”.