





“Il palio di Fucecchio è la festa di tutti i fucecchiesi, la festa di chi 38 anni fa ha pensato di dividerci in popoli. E’ la festa di chi è nato e cresciuto in contrada, la festa dei nostri figli. Ringrazio i 12 presidenti delle contrade che sono un presidio sulla nostra città per tutto quello che fanno”. Lo ha detto il neo presidente Nicolò Cannella prima dell’uscita del Cencio di Mario Neri (Palio di Fucecchio, il Cencio è di Neri: “Ho sperimentato”).
Un trionfo di “fucecchiesità”, un Palio che più fucecchiese non si può: opera del fucecchiese Marco Neri, si ispira a san Pietro Igneo. E un palio a due facce, dipinto davanti e dietro: non il primo della storia del Palio, certo, ma comunque una rarità. Lo squillo festoso delle chiarine in piazza Vittorio Veneto ha dato il là alla festa. Un abbraccio, quello dei contradaioli e dei fucecchiesi di ogni età che inizia stasera e continua fino a domenica.
Il 20 maggio, la prima a sfilare sarà Sant’Andrea perché vincitrice dello scorso anno. Poi, in ordine di estrazione, Querciola, Borgonovo, Botteghe, Porta Raimonda, San Pierino, Porta Bernarda, Ferruzza, Samo, Cappiano, Massarella, Torre. Tutte le contrade sono uscite dal museo, hanno sfilato lungo la piazza e sono andate a posizionarsi sulla scalinata di fronte alla collegiata, dove si trovano il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e i 12 presidenti delle contrade. Tutti lì, ad attendere e salutare il palio. (continua a leggere dopo il video)
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“Oggi – ha detto Giani – questa festa avrà anche un significato profondo dal punto di vista spirituale. Il Cencio sarà infatti dedicato a Pietro Igneo, abate vallombrosano di Fucecchio, figura importante per tutta la Toscana”. “Ho cercato – ha detto Neri – di rifarmi al rapporto tra san Pietro Igneo e la nostra festa”. “Ci siamo superati – è stato il commento di Spinelli – perché con Marco abbiamo realizzato un’opera veramente unica. Voglio nominare e ringraziare uno per uno i 12 presidenti perché è grazie a loro che riusciamo a fare tutto questo. Da stasera inizia una settimana di grande patos, fino alla sfilata di domenica che porterà oltre 1200 figuranti e infine le corse in buca del pomeriggio”.
Giacomo Pelfer
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