





L’amministrazione comunale ha salutato gli ortisti con un regalo: una vanga e un tubo per annaffiare che gli serviranno per iniziare a lavorare i nuovi orti urbani di Santa Croce sull’Arno, in via di Ripa.
Sono 32 gli appezzamenti di 40 mq l’uno assegnati a persone e associazioni diverse che sono stati inaugurati questa mattina. Uno, il 32esimo, resterà a disposizione del comune per progetti da dedicare alle scuole. Gli Orti fanno parte del progetto “Centomila orti in Toscana” promosso e cofinanziato dalla Regione Toscana, al quale il Comune di Santa Croce sull’Arno ha aderito condividendone obiettivi e visione. Il Progetto ha avuto un costo di 80mila euro, di cui 50mila finanziati grazie al bando regionale (Orti urbani, la Regione finanzia Castelfranco e Santa Croce).
“Nella scelta dell’area l’amministrazione comunale ha inteso valorizzare il parco pubblico esistente e mettere a disposizione di tutta la cittadinanza uno spazio ancora più organizzato e fruibile, inserendo il Complesso degli Orti Urbani in una realtà già caratterizzata dalla presenza di numerosi centri di aggregazione; in questa zona, infatti, si trovano il Centro Giovani, il Bocciodromo, il PalaParenti, i Capannoni dei Gruppi Carnevaleschi e la sede della Pubblica Assistenza, un’area quindi molto importante per la vita sociale dei nostri concittadini – ha spiegato la sindaca Giulia Deidda. – Il complesso degli orti dovrà diventare un nuovo centro aggregativo e di socializzazione, sarà gestito da un soggetto costituito dalle associazioni del nostro territorio e i 32 orti assegnati ad altrettanti ortisti, saranno il mezzo per innescare un processo di condivisione del sapere e delle conoscenze tra generazioni diverse, il recupero di una cultura e di tradizioni oggi quasi dimenticate, ma che sappiamo bene essere parte della nostra memoria storica; lo spazio polifunzionale, infatti, sarà il luogo dove potranno essere organizzate attività rivolte alle scuole e a tutta la cittadinanza, in modo che il complesso diventi una realtà viva dove fare didattica e dove scoprire un nuovo modo di stare insieme”.
“Un progetto che, a guardare coloro che hanno aderito, avrà un ruolo importante di socializzazione fra persone e categorie diverse – ha richiarato l’assessora alla coesione sociale e associazionismo Carla Zucchi. – Per età, intanto, con i più adulti pronti a dispensare consigli e i più giovani desiderosi di imparare. Uomini, donne, bambini, stranieri d’origine e italianissimi che, oltre agli ortaggi, dovranno coltivare socialità, confronto e voglia di fare, ma insieme”.
Nilo Di Modica