Liceo Marconi, dirigente rilancia: “Biblioteca da settembre”

27 aprile 2018 | 15:54
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Liceo Marconi, dirigente rilancia: “Biblioteca da settembre”

“Ci auguriamo che all’avvio del prossimo anno, quando inaugureremo la nuova biblioteca con sala lettura, ci sarà lo stesso interesse”. Lo ha scritto il dirigente scolastico del liceo Marconi Pierluigi Robino, rispondendo al sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che chiedeva lumi sui libri “maltrattati” nell’ex sede di San Donato (Libri, Gabbanini scrive a Provincia e M5s interroga Regione). Sul tema, ha detto Gabbanini, “Aspettiamo ancora la risposta della Provincia”.

Nella sua lunga e dettagliata risposta, il dirigente Robino ha raccontato la vicenda come richiesto, ma ha anche dato uno sguardo al futuro: i 50 scatolini di libri salvati andranno ad arricchire la nuova biblioteca della sede de La Scala del liceo Marconi. “Il patrimonio librario – ha detto – sarà sicuramente ridondante rispetto al bisogno: non si dovranno certo ricomprare testi scartati”. Nessuno spreco, quindi, nelle intenzioni della scuola, che si rammarica “per quanto sta emergendo a fronte di un gravoso lavoro svolto, ma che aveva visto la fatica ripagata dall’aver recuperato un patrimonio culturale utile alla scuola e alla comunità”.
Rispetto a qul giorno infausto, poi, precisa: “La scuola intende sottolineare alcuni aspetti. Nella sede di San Donato, la cui inagibilità è ben nota, erano stati accumulati senza scarto e revisione periodica testi provenienti dalle precedenti sedi scolastiche accorpate. Considerata l’inagibilità, si è temuto di perdere l’intero patrimonio librario che è invece stato recuperato grazie al lavoro di selezione possibile grazie all’aiuto della Provincia e dei volontari oltre che diversi docenti della scuola. I tecnici della provincia sono infatti riusciti a mettere in temporanea sicurezza una via di accesso alla zona per la cernita dei libri. i docenti si sono resi disponibili al lavoro di selezione dei testi che potrebbero essere utili all’utenza. Sono stati recuperati 50 scatoloni di libri che saranno sistemati alla Scala per essere di nuovo fruibili agli studenti e alla comunità locale. Sono stati salvati libri ancora importanti per lo studio e la consultazione, come i classici e i saggi e testi scientifici ed enciclopedie. Saranno difficilmente consultati ma saranno comunque a disposizione. Alcuni insegnanti hanno anche provato a sondare l’interesse delle biblioteche per vie brevi a ricevere i testi, senza trovare riscontri. I libri che non è stato possibile recuperare sono in gran parte testi scolastici fuori adozione o in cattivo stati di conservazione”. La volontà, ribadisce, era di recuperare e “siamo dispiaciuti se i tempi ristretti per motivi di sicurezza possono aver condotto a qualche errore. Ancora di più per l’impetto della vicenda, che non si sarebbe verificato se le condizioni dell’edificio avessero lasciato più tempo”. 
Rispetto alla presenza, tra quei libri, di volumi provenienti dalla biblioteca comunale di San Miniato, ha risposto il responsabile Massimo Gabbrielli. “Nel patrimonio della biblioteca del liceo Marconi, non ci sono libri della biblioteca di san miniato. credo che il fraintendimento sia nato dal fatto che fino a qualche anno fa, faceva parte della rete bibliolandia, che tuttora sono nel catalogo della Rete. Fino a qualche anno fa, il liceo aveva un suo bibliotecario e c’erano gli operatori della rete che andavano. La stessa cosa viene fatta ora al cattaneo ma non al marconi, forse per i problemi che ci sono stati, da qualche anno la dirigenza ha deciso di non rinnovare l’adesione alla rete bibliolandia”. Sulla politica di acquisizione, controllo, conservazione e scarto delle acquisizioni bibliotecarie, ha poi spiegato, “ci sono dei documenti che fanno testo: uno è il regolamento generale della biblioteca che è una delibera di giunta del ’98 e poi c’è un disciplinare deliberato dalla giunta nel 2008 che regola in particolare le donazioni documentarie” che, insieme all’acquisto, sono i modi in cui una biblioteca si arrichisce di volumi. Nel disciplinare, in sostanza, è previsto il non vincolo di conservazione e anche che il materiale donato possa essere donato ad altri, venduto a prezzo di realizzo o smaltito nella carta. “Si parla di volumi moderni, questo è chiaro, non di testi rari, per rispondere a criteri di omogeneità e correttezza. Siamo biblioteca pubblica di ente locale, non una biblioteca storica o di altro tipo. Conserviamo la documentazione locale, ma l’ennesima copia del romanzo di Grisham, per fare un esempio, provo a venderla nella bancarella, progetto nato a San Miniato e diventato di Rete: è un modo, questo, per usare fino in fondo materiale che non ha più largo interesse, magari ottenere piccoli incassi per la biblioteca”. (E.ven)