
Mai abbandonare le passioni. Da coltivare, certo, insieme all’impegno nello studio prima e nel lavoro poi. E questo il messaggio che vogliono lanciare gli ex studenti del Cattaneo di San Miniato, che insieme agli studenti attuali, lunedì 16 aprile andranno in scena con uno spettacolo. L’appuntamento, promosso dall’Associazione Noi del Cattaneo, sarà all’Auditorium Cassa di Risparmio di San Miniato.
Protagonisti saranno gli ex studenti dell’It Carlo Cattaneo e quelli attuali, per testimoniare come sia possibile diventare ragionieri, operatori turistici, chimici, ma coltivare in parallelo altri sogni e impegnarsi con tenacia ed entusiasmo per realizzarli. “Ne viene offerto – spiega l’associazione – intanto un primo esempio poiché, tra i già diplomati, alcuni sono diventati registi e nel contempo insegnano o realizzano spettacoli, scrivono poesie e testi in prosa, hanno formato gruppi musicali, sono vissuti all’estero, magari in Africa per conoscere la cultura, le tradizioni, i modi di comunicare a distanza di vari popoli attraverso il ritmo di grossi e potenti tamburi, così come gli studenti ora iscritti, mentre lavorano per conseguire il diploma, al tempo stesso si dedicano al canto, al ballo, scrivono testi da musicare, si impegnano nel teatro e vivacizzano il clima di tutta la scuola. Lo spettacolo che li riunisce avrà inizio alle 11,15 per gli studenti del Cattaneo e chi vorrà comunque essere presente, mentre la sera, alle 21, la replica per chi non ha potuto partecipare”.
L’associazione Noi del Cattaneo, presieduta da Alberto Alderighi è nata per dare sostegno all’Istituto con iniziative culturali di vario genere, è costituita da ex studenti, professori, genitori che intendono non disperdere – e anzi consolidare nel tempo -, i vincoli di forte legame dell’It Cattaneo col territorio, il suo tessuto socio economico in cui i nuovi diplomati potranno attivamente inserirsi, ma soprattutto i rapporti di affettuosa condivisione di valori in cui credere insieme a tanti ex che nel Cattaneo si sono formati, preparati a un lavoro, ma soprattutto a essere cittadini e uomini che credono nei sogni e sanno coltivarli. “Tutti sono per questo invitati a partecipare allo spettacolo che vogliamo diventi una bella consuetudine carica di gioia, senza retoriche nostalgie”.