Una strada per Imposimato, Opposizioni divise su Giglioli

28 marzo 2018 | 16:48
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Una strada per Imposimato, Opposizioni divise su Giglioli

Un tributo a un personaggio importante: senatore, impegnato nella lotta alla mafia e, come ha ricordato Alessandro Niccoli che ha proposto la mozione “un esempio da seguire in un tempo in cui di testimoni ce ne sono pochi”. Una “mozione in due tempi”, quella approvata a maggioranza dal consiglio comunale di San Miniato il 28 marzo. Una dichiarazione di intenti, un impegno, più che altro, visto che il giudice reso famoso al grande pubblico dalla partecipazione al programma televisivo Forum, è morto da troppo poco tempo per potergli intitolare una strada.

Ma l’esigenza era della dedicazione di una strada o piazza era forte, stando alle discussioni in consiglio comunale, evidenziata a seguito dell’infelice commento di Simone Giglioli su Fb ( M5s chiede le dimissioni di Giglioli per i commenti sulla morte di Imposimato). Commento per il quale, è bene ricordarlo, Giglioli ha chiesto scusa una serie di volte, anche in pubblico. Ed è proprio questo che, alla fine, ha diviso le forze di opposizione in consiglio. Lunga e dibattuta la questione che resterà nei verbali delle sedute di consiglio ma non in quella di dedicazione della strada. Questione, questa, che ha fatto astenere Carlo Corsi e ha convinto a uscire dall’aula durante il voto i consiglieri Laura Cavallini, Chiara Benvenuti e Francesco Lupi. Niccoli, da coproponente, ha votato la mozione congiunta con il Pd. Su sollecitazione infatti, del presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri, Niccoli aveva ritirato la mozione presentata, nella quale era esplicitamente detto che l’intitolazione avveniva a seguito di quel commento. Una cosa brutta da rimarcare, secondo la Maggioranza, che aveva convinto Niccoli a presentare mozione congiunta con il Pd nella nuova forma, che non fa menzione a quella brutta pagina di polemiche ma dà rilevanza alla personalità e all’esempio del giudice Imposimato. Una modifica che per niente è piaciuta al resto dell’opposizione, che invece quell’episodio lo avrebbe voluto anche rimarcare di più, con alcuni emendamenti al testo proposti da Cavallini. Emendamenti sui quali i proponenti non sono stati d’accordo e che quindi non sono arrivati neppure al voto. Durante la discussione, Cavallini ha ricordato come il giudice “è stato oggetto di offese pesanti da parte di un membro del consiglio” e anche se Lupi ha specificato che lo si voleva sottolineare “senza dare colpe a nessuno” ma prendendo atto che “c’è stata questa affermazione sfortunata”, a Benvenuti non piaceva l’idea che “si arriva a questa conclusione dopo un’azione che viene cancellata con l’intitolazione della strada. C’è un percorso che ha portato a questo e che deve essere esplicito perché il Comune intitola la strada? Perché ci sono stati dei precedenti. Non è un’accusa, ma è una necessaria spiegazione”.
Sulla stessa linea Corsi, che non esce ma non vota: “Uscire da qualla brutta vicenda così è troppo semplice. Non si può minimizzare così. Io premetto che mi asterrò perché se si resta solo sui meriti che ci sono in questa mozione, di giudice e senatore, riempiamo di vie San Miniato tanta gente c’è con gli stessi meriti”. (E.ven)