Supercinema Lami acquistato all’asta per 400mila euro

15 marzo 2018 | 19:00
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Supercinema Lami acquistato all’asta per 400mila euro

Il contratto di gestione sarebbe scaduto a luglio, ma la piccola rivoluzione tanto paventata al Supercinema Lami di Santa Croce alla fine è arrivata prima: l’immobile è stato venduto all’asta lo scorso 2 marzo al Tribunale di Pisa per 411mila euro.

Una vendita dell’immobile, paventata in questi anni, che aveva preoccupato non poco tutti coloro che avevano a cuore le sorti dell’unica multisala fra Empoli e Pontedera, le cui eventuali conseguenze sull’attività cinematografica ancora però sono tutte da definirsi e non necessariamente avranno esiti negativi. Gestito grazie ad un contratto con scadenza al 30 luglio di quest’anno, il cinema santacrocese è solo uno dei cinque portati avanti dalla fiorentina Fcv Srl, che si occupa anche di altre sale fra la provincia di Firenze e Montevarchi. Organico e attività che, in assenza di operazioni di speculazione o richieste di cambio di destinazione della palazzina sita sulla Franscesca da parte della nuova proprietà, assolutamente non scontate con i tempi che corrono, potrebbe non essere minimamente intaccato dall’operazione. I gestori, in pratica, potrebbero semplicemente dover cambiare il titolare del contratto di affitto.

Il luogo della scoperta dei primi kolossal hollywoodiani, dei primi “sonarelli” di Adriano Celentano, Gianni Morandi, delle celebri scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill e naturalmente dei film del “campione locale” Don Backy. Per i santacrocesi doc il cinema di di via Francesca è stato innanzitutto questo. Nato prima della Seconda Guerra Mondiale sulla scia di un movimento che vedeva fiorire piccoli e grandi cinematografi in quasi tutti i comuni, poi divenuti fonti principali di inquadramento ideologico durante il fascismo attraverso i cinegiornali, il cinema di Santa Croce è stato di proprietà comunale per buona parte del secolo scorso. Attivissimo negli anni ’60 e ’70, in molti lo ricordano anche come sede di alcune leggendarie veglie carnevalesche. Caduto in disuso e chiuso negli anni ’90, venne definitivamente venduto dall’amministrazione Signorini nel 2000, con mantenimento della destinazione d’uso al fine di rilanciarne l’attività. Riaperto alla fine del 2001, il “Supercinema” negli anni ha cambiato le abitudini dei santacrocesi e dei residenti nel Valdarno Inferiore. Tre sale all’inizio, con una programmazione articolata e prime cinematografiche, ne hanno decretato le fortune. Al punto che la proprietà, che nella struttura aveva ricavato anche un pub, nel 2004 decise di ampliare l’offerta delle proiezioni realizzando altre due sale in quegli spazi destinati un tempo al ristoro degli spettatori. Struttura moderna frutto di una ristrutturazione all’epoca rispettosa delle origini stilistiche della palazzina, scontò il peso di essere stata realizzata con un investimento garantito dal credito bancario, in particolare dal Credito cooperativo Fiorentino. Anni in cui, peraltro, anche la concorrenza si faceva spietata con l’apertura del Cineplex di Pontedera. Iniziarono così le difficoltà. Al punto che la proprietà dell’epoca scelse di separare i destini dell’immobile da quello del cinema, fino ad arrivare, dopo il 2009, all’attuale gestione dell’attività. Ancora presto per capire adesso quali saranno, se ci saranno, possibili ripercussioni, tanto che anche dall’amministrazione comunale, antica proprietaria dell’immobile ed in passato portavoce delle preoccupazioni della comunità, non azzarda commenti di alcun tipo.

Nilo Di Modica