
Sono quasi pronti. Sono ben 19 i nuovi volontari della Misericordia di San Miniato che hanno concluso positivamente la prima parte del loro addestramento, mercoledì 7 marzo. “E’ una nuova importante risorsa per il nostro territorio” secondo la Misericordia di San Miniato, composta già da 40 confratelli impegnati nel settore protezione civile e antincendio boschivo.
Nelle emergenze ma non solo: in coordinamento costante con le strutture pubbliche preposte, quali il Comune di San Miniato, la Misericordia collabora alla stesura di programmi di diffusione della cultura della protezione civile, passo fondamentale per una corretta gestione degli eventi.
Un gruppo, consolidato ed esperto, impegnato su più fronti e in ulteriore sviluppo. “Il nostro volontariato di protezione civile – annunciano – arriverà nelle mani dei bambini, utilizzando un canale di comunicazione studiato appositamente per loro, in grado di far comprendere quanto sia importante sapere come comportarsi in determinate situazioni. Si realizzeranno così due finalità primarie per la nostra associazione: fare prevenzione e diffondere il concetto di solidarietà. Altro oneroso progetto che impegnerà il nostro ente, sarà l’acquisto di un mezzo polisoccorso, che possa permetterci di rispondere pienamente e prontamente alle tante richieste che ormai da anni pervengono ad ogni situazione emergenziale. Uno sforzo considerevole, per il quale speriamo di ricevere aiuto per consolidare l’interesse di tante persone alla Misericordia che, in questo 2018 festeggerà 20 anni di attività nel settore protezione civile. Nei prossimi mesi verrà organizzato, appunto, un evento per ricordare l’impegno, di tante persone, che hanno contribuito a rendere oggi così operativo, questo gruppo della Misericordia di San Miniato. Un grande ringraziamento, del nostro Governatore Bruno Bellucci, è andato a tutti i partecipanti e ai vari formatori che si sono alternati sotto la direzione di Ilaria Barnini. Un in bocca al lupo anche dal responsabile Dario Fanciullacci per il futuro impegno come ‘artigiani della carità’ all’interno di un ente così centrale per le nostre comunità come quello della Misericordia”.