Si chiama Kimolos Srl il nuovo proprietario dell’area interporto di San Donato. È questo il nome della società (rimasta fino ad oggi nell’ombra) che alla fine dello scorso anno si era aggiudicata il grande pacchetto della vecchia “Santa Croce 2010”, la società in fallimento alla quale faceva capo gran parte delle strutture dell’area.
Con sede a Sesto Fiorentino e partecipata da alcuni imprenditori locali, la società è specializzata nella compravendita, recupero e demolizione di immobili. Una realtà, quindi, impegnata nel valorizzare strutture e immobili per una successiva vendita o una messa in affitto. Ed è proprio questo, a quanto pare, l’obiettivo che i nuovi proprietari dell’area hanno pianificato da tempo per il futuro dell’interporto. Per farlo hanno versato la bellezza di circa 18 milioni di euro: 14 per la definizione dell’acquisto, arrivata in autunno dopo l’aggiudicazione provvisoria ottenuta nell’ultima asta della scorso agosto, ai quali occorre aggiungere Iva e spese di istruttoria. Va da sé, ovviamente, che di fronte a un investimento tanto importante i nuovi proprietari hanno già ben chiaro quello che sarà il futuro utilizzo dell’interporto, potendo già contare – evidentemente – sull’accordo con altri privati per la successiva vendita e locazione degli immobili. Un utilizzo che comunque sarà esclusivamente a carattere logistico, recuperando in parte quello che era il progetto originario di un interporto mai decollato. Il primo passo, quindi, sarà quello di recuperare e completare gli scheletri e i magazzini rimasti a metà, conferendo all’area quell’appetibilità che fino ad oggi non ha mai avuto. I primi interventi in questo senso potrebbero già partire nell’arco di quest’anno.
Giacomo Pelfer