
“Possiamo favorire una riflessione sulla possibilità di utilizzo di metodi alternativi d’agricoltura. Fare questo percorso richiede tempo e il coinvolgimento degli attori interessati”. Lo ha detto il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti incontrando le associazioni di categoria del settore agricolo della provincia di Pisa per affrontare la questione della modalità di impiego di tecniche agricole e in particolare dell’agricoltura biologica e dell’utilizzo di prodotti contenti il principio di glifosato, dopo le obiezioni di Italia Nostra (Diserbante a Orentano: dubbi Italia Nostra, Comune replica).
L’amministrazione comunale ha incontrato Marco Cassia per la Cia e Francesco Lai per Coldiretti. Si tratta di un primo incontro che il comune ha organizzato, confidando di proseguire in modo costruttivo con le associazioni di categoria. I successivi passaggi dovranno vedere il coinvolgimento degli stessi agricoltori, con lo scopo di favorire a ogni livello, la qualità dei prodotti e la filiera corta e la incentivazione e diffusione dell’agricoltura biologica.
“È indubbio – per Toti – che l’Amministrazione voglia tutelare prioritariamente il diritto alla salute dei propri cittadini, nonché la salute dell’ecosistema della flora e della fauna, la biodiversità. Non è legalmente possibile, intervenire nel bloccare l’utilizzo del diserbante glifosato in agricoltura. Una delibera della giunta regionale stabilisce già che è vietato l’uso non agricolo”.
Nonostante questo e pensando a futuro, Toti ricorda come “Oggi l’agricoltura e soprattutto chi la esercita assolve ad una funzione di presidio del territorio. Vi è una funzione che va tutelata. Per questo occorre discutere con i soggetti interessati a partire dalle associazioni di categoria, agricoltori e quanti possono essere interessati per questo percorso. Una volta fatti questi passaggi saranno effettuati degli incontri con la popolazione. L’utilizzo delle glifosato infatti, pur consentito, sicuramente rappresenta un momento di attenzione da parte della cittadinanza, come testimoniato anche da alcune segnalazioni che era pervenute ai vari enti. Questa discussione va svolta anche considerando le particolarità ambientali che il territorio del comune e in particolare delle frazioni, presenta con territori a vocazione agricola e un diffuso problema di subsidenza del terreno, aree non coltivate, insieme a boschi spesso non tenuti in maniera adeguata. Proprio per la funzione ambientale che il territorio offre, mettendo insieme le varie questioni è possibile trovare una soluzione condivisa. Abbiamo iniziato con le associazioni di categoria e poi proseguiremo con gli altri incontri”.