





Per lui le accuse sono di tentato omicidio e rapina aggravata. Un ragazzo di 21 anni di Montelupo Fiorentino è in carcere a Sollicciano per l’aggressione alla ragazza di Fucecchio ritrovata in una pozza di sangue in un parco di Montelupo Fiorentino lo scorso ottobre (Trovata in una pozza di sangue dopo la discoteca ). All’epoca dei fatti, la vittima era ancora minorenne, mentre oggi ha già compiuto 18 anni.
Secondo la ricostruzione fornita dagli uomini della polizia di Firenze che hanno condotto attente e scrupolose indagini, quella sera di ottobre la 17enne stava camminando nel parco di Montelupo mentre parlava al telefono. Dopo averla incrociata, il 21enne l’ha seguita per poi colpirla alle spalle con un oggetto contundente, facendola cadere e trascinandola per circa 200 metri per poi abbandonarla al margine del viale, non prima di essersi impossessato del cellulare che la ragazza aveva tra le mani. Proprio quel cellulare, rinvenuto proprio grazie alle indicazioni fornite dal ragazzo, è tra gli indizi a carico.
Lo scorso 7 febbraio, sul suo profilo Facebook, il ragazzo aveva scritto un post nel quale chiedeva perdono. “Credo che la cosa importante – ha scritto – quando si sbaglia sia quella di rendersene conto, fare un passo indietro e scusarsi!!! Io questi tre passaggi li ho già compiuti,quindi,ti prego perdonami”. Impossibile sapere con certezza se quel messaggio fosse rivolto alla vittima del suo inspiegabile gesto, tanto di più che i due non sono amici su Fb. Il post, comunque, è pubblico, quindi anche lei e molti che le sono vicini avrebbero potuto vederlo. (continua a leggere dopo il video)
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Le indagini della squadra mobile della questura di Firenze e del commissariato di Polizia di Empoli, avviata immediatamente dopo i fatti, hanno consentito di raccogliere una serie di elementi – anche scientifici – che hanno portato ad accusare del grave episodio il giovane.
Gli investigatori, anche grazie ad un puntuale lavoro di sincronizzazione delle immagini video – raffrontate con i dati dei tabulati telefonici – hanno potuto ricostruire che quella notte, alle 6,20 circa, un uomo con pantaloni chiari e un giubbotto scuro, a bordo di una bicicletta, ha imboccato il viale che la giovane vittima stava percorrendo in senso opposto.
La conseguente attività investigativa – basata sulla classica e fondamentale acquisizione di informazioni – unita all’attività tecnico-scientifica, ha consentito di attribuire un’identità all’uomo inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza a bordo della bicicletta, le cui tracce biologiche sono state trovate sugli indumenti della giovane vittima. (continua a leggere dopo il video)
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L’insieme dei riscontri così acquisiti ha permesso agli investigatori della Polizia di Stato di fornire alla Procura della Repubblica elementi determinanti per la richiesta della misura cautelare. Il 21enne italiano si trova ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.