Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo

3 febbraio 2018 | 14:07
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Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo
Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo
Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo
Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo
Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo
Nel cuore di “Smam”, i bandi per fare bello il borgo

Musica d’arpa, mostre d’artisti all’ottocentesco Palazzo Scaramucci, ma soprattutto un colonnato sotterraneo nelle viscere del paese, ennesimo gioiello riscoperto sotto la rocca santamariammontese. E’ stata questa oggi pomeriggio (3 febbraio), alle 15,30, la cornice nella quale l’amministrazione ha voluto presentare il ‘Borgo che vorrei 2.0’, seconda tranche di bandi dedicati alla riqualificazione dei centri di Santa Maria a Monte e Montecalvoli. Presentazione che è avvenuta a poco più di un anno dall’inizio del progetto e dei primi contributi per gli esercizi commerciali e turistici, che hanno visto riaprire nei due centri circa 29 attività, di cui 13 botteghe.

“Innovativo secondo molti, ma di sicuro coraggioso” ha dichiarato la sindaca Ilaria Parrella, che di fronte a numerosi curiosi accorsi per l’occasione ha presentato i nuovi bandi all’interno della cisterna medievale ‘dell’Imperia’, di fronte alla Collegiata, aperta per l’occasione proprio in virtù di uno dei progetti dell’anno scorso. “L’abbiamo voluto presentare proprio qui, nella pancia del paese, sotto quella Rocca da cui tutto ebbe inizio – ha continuato la prima cittadina. – Oggi siamo ad un anno da quella scommessa. È un bimbo, è giovane, ci vorrà tempo perché dia risultati. Lo abbiamo voluto presentare qui in questa bella cisterna, in casa di Imperia Leoni. Chissà quante cose ha visto questo luogo, qualche anno fa una bottega, un rifugio durante la guerra, una cisterna per secoli. Questo dimostra come dietro ogni portone, a Santa Maria a Monte, ci sia tutto un mondo da scoprire. Questi bandi servono anche a questo”.

“Un progetto corale – lo ha definito la vicesindaca Manuela Del Grande – “nel quale tante persone hanno voluto scommettere con noi. Recupero estetico, cura del verde, partecipazione della comunità, utilizzo dell’arte come elemento per rivitalizzazione del centro. C’è tutto questo nei cinque bandi presentati alla presenza dell’architetto Nicola Saraceno e dell’artista di origine pontederese di fama nazionale Gionata Gesi, in arte Ozmo. Cinque i nuovi bandi disponibili. Temporary Shop. Ricerca di operatori commerciali ed artigianali disponibili a realizzare un Temporary Shop (esercizio di vicinato non alimentare ai sensi della L.R. n.28/2005). In pratica un “negozio a tempo” sulla scia di quelli nati in contesto culturale americano, ma già diffusi nelle città italiane, secondo la filosofia dell’allestimento di una bottega per un breve periodo, magari in concomitanza di particolari occasioni (festività, stagioni ecc…) al fine di massimizzare profitti e redditività. Con la presente proposta l’amministrazione intende raccogliere candidature di coloro che, sotto forma di impresa, sono interessati ad insediarsi temporaneamente in immobili a destinazione commerciale, localizzati nel centro storico. Possono partecipare imprese private che operano nel settore commerciale e artigianale. Non sono ammesse le attività che per regolamento già non possono insediarsi nel centro storico (delibera G.C. n. 79) del 16/06/2016. Vantaggio per gli aderenti: zero spese. Il borgo in fiore. Il comune bandisce e promuove la prima edizione del concorso “Santa Maria a Monte in fiore”, indetto per l’anno 2018. Lo scopo è valorizzare in maniera semplice l’immagine del centro durante le manifestazioni previste per il 2 e 3 aprile di quest’anno, il Festival d’Europa. Fra le finalità, oltre a quella di abbellire il centro storico in occasione delle celebrazioni per la Beata Diana Giuntini, anche la promozione e l’educazione al bello, all’importanza del verde per ingentilire i vicoli e gli angoli del paese. La proposta consiste nell’abbellire aree pubbliche quali piazze, angoli, scalinate o particolari edifici pubblici o di culto che saranno individuate dall’amministrazione una settimana prima dell’evento e pubblicate anche sul sito del comune. Per aziende di poduzione e vendita e commercianti di piante e fiori, vantaggio: 500 euro. Recupero facciate. Assegnazione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi e recupero delle facciate ed edifici nei centri storici di Santa Maria a Monte e Montecalvoli. Per ogni intervento ammesso sarà riconosciuto un contributo, a fondo perduto nella misura massima del 40% della spesa sostenuta e fino ad un massimo di 5mila euro, da intendersi comprensivo di IVA. Con lo strumento del baratto amministrativo la compensazione dell’eventuale pagamento della TARI. L’arte del borgo. Bando di concorso per artisti contemporanei per la realizzazione di opere d’arte pubbliche, che sviluppino sia il decoro urbano sia il dialogo fra gli spazida riqualificare e gli abitanti del borgo medievale di Santa Maria a Monte, con l’intento di far crescere artisticamente il centro e la sua visibilità regionale e nazionale. Gli spazi saranno individuati dall’amministrazione. Il contributo è di 4mila euro. L’inaugurazione del progetto artistico avverrà in occasione della celebrazione della festività dedicata alla patrona, il prossimo 2 aprie 2018. Tale progetto resterà esposto per un periodo di 6 mesi. Adotta una pianta. Bando amministrativo per l’innaffiatura e mantenimento di piante ubicate nei centri storici di Santa Maria a Monte e Montecalvoli. I cittadini potranno proporsi per l’innaffiatura dei vasi, oppure potranno proporre un luogo pubblico, vicino alla propria abitazione, dove poter collocare nuovi vasi di piante e per questi impegnarsi nel mantenimento. In quest’ultimo caso sarà compito dell’ufficio comunale verificare la possibilità di installare nuovi vasi. A fronte di detto impegno verrà riconosciuto, con il baratto amministrativo, la compensazione della TARI di 20 euro all’anno. Il baratto amministrativo avrà una durata stabilita nel patto di collaborazione stipulato fra l’ente e il cittadino attivo. 

“Mettere creatività e nuova vita in una cosa antica, qualcosa di molto difficile dal punto di vista burocratico, ma che rappresenta uno di quei dettami che da tempo, anche a livello internazionale, si richiamano ogni qualvolta si legifera a favore del recupero urbano – ha detto l’architetto Nicola Saraceno. – Sul baratto, poi si gioca, un’idea molto interessante di partecipazione. L’arte, poi, è di questa partita. Si parla molto ultimamente di come l’arte possa recuperare le periferie. I centri storici possono parteciparvi all’insegna della tradizione e della loro storia”.

Nilo Di Modica