Erano andati per vedere da vicino lo chef divenuto una star, sperando magari in una foto o in un autografo. Invece sono tornati a casa carichi di rabbia, dopo più di 5 ore di attesa terminate con una piccola fuga, con tanto di scorta ‘istituzionale’, in barba ai fan e ai tanti bambini arrivati appositamente. È quanto accaduto ieri sera (giovedì 25 gennaio) di fronte al ristorante “Da Odilio” di Torre del Lago.
Ristorante che presto sarà sugli schermi di “Cucine da incubo”, il celebre programma di Antonino Cannavacciolo, dove lo chef vesti i panni del ‘salvatore’ per risollevare le sorti di locali in crisi. Per le prime riprese della puntata Cannavacciuolo era già arrivato in Versilia nei giorni scorsi, mentre ieri erano in programma le ultime registrazioni. Da qui la folla dei fan che fin dal pomeriggio ha atteso lungo la strada di fronte al locale. Tra loro c’era anche una ragazza di Castelfranco, Licia Mazzanti, arrivata a Torre del Lago insieme al compagno per conoscere di persona lo chef. “Siamo arrivati intorno alle 17 e abbiamo aspettato il suo arrivo fino alle 20. Con noi c’erano almeno una cinquantina di persone, tra cui tanti bambini piccoli con in mano i libri del cuoco in cerca di autografi e fotografie”. Appena arrivato, Cannavacciuolo ha fatto un veloce gesto con la mano per salutare ed è subito entrato nel locale. “La troupe ci ha rassicurati che all’uscita si sarebbe sicuramente fermato – prosegue Licia -. Così siamo rimasti tutti ad aspettare fino alle 22 nonostante la temperatura invernale. All’improvviso, però, abbiamo visto arrivare due pattuglie dei carabinieri. A quel punto ci hanno allontanati, mentre lo chef è uscito di corsa ed è subito salito in auto, partendo immediatamente scortato dalle due pattuglie”. Inevitabile la rabbia: “In tanti si sono infuriati contro i membri della troupe. Quello che dispiace alla fine è essere trattati così”. (g.p.)