
Un modo per far conoscere un prodotto tipico del territorio. E, poi, per insegnare ai bambini ad avere nel piatto frutta e verdura, meglio se a chilometro 0. E’ un progetto che unisce educazione alimentare e promozione del territorio e dei suoi prodotti, quella che ha portato il comune di Santa Maria a Monte a mettere la patata Tosca nel menu delle mense scolastiche. Un progetto nato in collaborazione con l’associazione Comitato sagra della patata.
“C’è anche – spiega il sindaco Ilaria Parrella – un progetto con l’associazione art in cooching per far giocare i ragazzi con il cibo. Inoltre i ragazzi di V faranno una piccola scuola di cucina”. “Qui – aggiunge l’assessore Manuela Del Grande – viene fatta educaziome alimemtare attraverso la nostra mensa che produce oltre 700 pasti al giorno. Spesso putroppo i ragazzi per i tempi di vita di oggi si nutrono con cibi preconfezionati: noi stiamo cercando di educarli a una sana alimentazione attraverso i progretti educativi che stiamo attuando. Abbiamo anche cercato di incrementare gli incontri tra genitori, operatori della mensa, insegnati e amministratori perche é giusto che si sappia del buono o cattivo funzionamento. Cosí possiamo sempre informare i genitori su tutte le modifiche del menu che punta sempre al migliorare il rapporto tra cibo salubre e palato. A novembre abbiamo aperto la mensa ai genitorio perché si rendano personalmente conto di quello che mangiano i figli. Questa cosa la ripeteremo”.
“Giá lo scorso anno – ha detto Cristina Pistolesi – ho avuto un bel riscontro con i bambini. Si parte dal gioco proponendo le cose in modo ludico: li portiamo al mercato per fargli capire che la frutta non si trova dentro alla busta, fargli vedere che sono piante. Gli abbiamo fatto scoprire la frutta e come si sceglie rivalutando anche la frutra che non é bella ma che é sana. Abbiamo scoperto che nessun bambino riconosceva il gusto dell’amaro. Nessuno aveva mai mangiato un radicchio rosso. L’obiettivo é creare adulti consapevoli di ció che mangiano”.
Il Comitato dà 1400 euro per coprire le spese della persona che va nelle scuole e l’organizzazione dell’evento finale stabilito il 17 marzo in piazza. Il comitato ha anche messo in relazione i produttori con la mensa scolastica.
La mensa assorbirá un quintale di Tosca al mese.