Il ‘controbilancio’ di Oliveri: ‘Deidda incontri cittadini’

31 dicembre 2017 | 16:03
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Il ‘controbilancio’ di Oliveri: ‘Deidda incontri cittadini’

Un 2017 da dimenticare, fatto di scelte sbagliate, lavori eseguiti male e di cui oggi paghiamo le conseguenze, insieme ad una continua sordità nei confronti delle lamentale e delle richieste dei cittadini. È l’opinione di Enzo Oliveri, l’ex vigile di Santa Croce che non fa attendere la propria risposta al bilancio di fine anno del sindaco Giulia Deidda, pubblicato pochi giorni fa (leggi qui S.Croce, il bilancio del sindaco fra opere e progetti). Una risposta nella quale Oliveri ribatte punto su punti ai risultati elencati da Deidda, invitando il sindaco ad un confronto pubblico, sugli stessi temi, “per verificare se i cittadini sono davvero soddisfatti oppure no”.

E’ vero, siamo arrivati al terzo anno di mandato di questa Amministrazione comunale e la sindaca Giulia Deidda ha stilato un bilancio sull’anno 2017. Come cittadino penso che una buona Amministrazione debba affrontare i problemi che gli si pongono e cercare di risolverli il meglio possibile. Ma è pur vero che non tutto quello che fa è approvato dai propri cittadini, senza dimenticare quello che dovrebbe fare e non lo fa. Nel suo lungo intervento, la sindaco non ha citato per esempio il rifacimento e l’allestimento della “Plaza de Oro” che, insieme alla nuova viabilità, è costata ai cittadini più di 800mila euro. Eppure, a suo dire è il fiore all’occhiello della giunta comunale ed è l’intervento più importante che abbia fatto. Allora perché non ne ha parlato? Non ne parla e quindi ne disconosce l’importanza e, implicitamente, la ritiene una cosa di cui non ne è soddisfatta. Nel suo intervento dice invece che ‘E’ stata completata la nuova viabilità che ha permesso, tra le altre cose, il ritorno del mercato in centro, un obiettivo che ci eravamo prefissati nell’ottica di perseguire con le politiche attive per sostenere la nostra zona più identitaria e con essa ridare linfa al tessuto commerciale’. Si è mai chiesta cosa dicono i cittadini santacrocesi e non? E’ proprio sicura di aver fatto un bel lavoro riportando il mercato in centro? Ha chiesto ai commercianti se sono soddisfatti e se hanno avuto un beneficio per aver riportato il mercato così com’è lungo via del Bosco e in piazza Fratelli Cervi che sicuramente non è il centro? Forse non era meglio lasciarlo definitivamente in piazza Romero? La sindaca dice anche che l’amministrazione quest’anno si è impegnata a proseguire il piano di manutenzione straordinaria degli edifici pubblici, ma è pur vero se la manutenzione venisse fatta regolarmente basterebbe la manutenzione ordinaria. E che c’entrano nel bilancio di fine 2017 i progetti che saranno realizzati nel 2018? Visto che c’era poteva scrivere anche quelli del 2019. Quando parla che è stato effettuato “Un piano ricco di interventi che nel complesso ha visto impiegate, tra risorse dell’ente, risorse private e finanziamenti esterni, che abbiamo avuto la capacità di introitare, circa 750 mila euro”, perché non si decide ad essere più trasparente con i propri cittadini e porta a conoscenza quanti soldi sono stati impegnati dall’amministrazione e quanti da altri? Ma purtroppo la trasparenza non è il forte di questa amministrazione. Nel suo discorso, ad esempio, parla solo del Lions Club San Miniato che ha permesso i giardini di realizzare in piazza Fratelli Cervi dei nuovi giochi dove i bambini possono finalmente giocare. Perché, però, di tutte le altre associazioni, ditte e privati che hanno adottato le rotatorie, il verde pubblico non viene fatta alcuna menzione? Tutti dovrebbero essere ringraziati, perché se non fosse per questi soggetti oggi continueremo a vedere quel degrado che ci siamo portati avanti per anni interi e che tuttora rimane in diversi luoghi.
Il sindaco annuncia anche di aver partecipato ad un bando, istituito dalla presidenza del consiglio dei ministri, per ottenere nel 2018 un importo di 400.000 euro per il risanamento e la manutenzione straordinaria del palazzetto dello sport, in particolare con il rifacimento della copertura, oggi incapace di tenere l’impianto all’asciutto durante i giorni di pioggia prolungata. Premetto che sono il primo ad essere contento se questo finanziamento dovesse arrivare, ma mi domando: è mai possibile che dopo appena 15 anni dalla sua inaugurazione del 2002 bisogna intervenire per il rifacimento della copertura del palazzetto, mentre ci sono case che hanno 100 anni e non ne hanno bisogno? Al Museo del Cuoio vale lo stesso discorso: crolla una parte di rivestimento esterno e si spendono altri 10mila euro. A proposito: è finita l’indagine? Si sa di chi è la colpa? Senza dimenticare che a destra dell’entrata del Comune è caduto l’intonaco dal tetto e da mesi ci sono delle transenne. Se i lavori venissero controllati per bene e se venisse effettuata una manutenzione ordinaria non ci sarebbe bisogno di spendere un sacco di soldi per la manutenzione straordinaria, basta vedere le strade come sono messe.
Si dirà che con il bilancio del 2017 non c’entra niente, ma è un fatto che il Comune deve pagare 180.000 euro per una causa persa davanti al Consiglio di Stato e che per questo motivo non verrà realizzata l’area per lo sgambettamento dei cani. Anche questo lo vogliamo dire? La sindaca dice invece che “in un momento in cui i bilanci sono sempre più ridotti, abbiamo mantenuto salde tutte le nostre politiche in tema di coesione sociale, scuola e cultura e che sul tema della cultura ci preme sottolineare che anche quest’anno siamo riusciti a proporre ai nostri cittadini una stagione di prosa degna dei teatri di grandi città”. Ma la sindaca ci può dire se tra le entrate e le uscite del teatro il comune va almeno in pareggio oppure ci rimette e di quanto? Alla sindaca rinnovo l’invito di fare un’assemblea pubblica all’inizio dell’anno con i cittadini per spiegare bene cosa è stato fatto e in che modo sono state realizzati gli interventi che ha citato, anziché farlei sapere con un semplice comunicato alla stampa. Penso che le farebbe bene un bel confronto, per sentire se i santacrocesi sono soddisfatti su quanto è stato scritto nel bilancio del 2017, sempre che non voglia accogliere l’invito perché sa già cosa le persone le direbbero sul degrado, sulla nuova viabilità, sulla Plaza de Oro, sulle strade, sui marciapiedi, sull’illuminazione e sui giochi nei parchi.
E della sicurezza non ne vogliamo parlare? Tutti i comuni installano le telecamere. E Santa Croce? Nel nostro Comune ne vengono montate solo 6, con il contributo della Regione, ma il problema è dove vengono messe. Tre telecamere servono a guardare la Plaza de Oro, due a controllare il comando della Polizia Municipale e una telecamera a controllare le targhe dei veicoli che transitano in via del Bosco. Ormai lo sanno tutti, Santa Croce è un paese tranquillo, non avvengono i furti, non vengono fatti saltare i bancomat, non vengono compiuti atti di minicriminalità e per questo motivo l’amministrazione non ritiene che ce ne sia bisogno e non le fa installare. Se la sindaca non vuole sentire le voci che ci sono a giro su questi temi cari ai cittadini, credo che leggerà il loro disappunto nelle schede quando ci saranno le prossime elezioni amministrative.

Enzo Oliveri, cittadino santacrocese