Tasse e tari, accordo fra Spi Cgil e comune S.Miniato

29 dicembre 2017 | 10:47
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Tasse e tari, accordo fra Spi Cgil e comune S.Miniato

Tasse (addizionale Irpef) e aumento della soglia di esenzione, la Tari, le tariffe in generale e gli investimenti. Sono questi i termini dell’accordo condiviso fra la Lega Spi di San Miniato Basso, Spi di Ponte a Egola, lo Spi provinciale e il comune di San Miniato. “Valutiamo positivamente l’accordo, ma chiedono al Comune di perseguire in maniera forte e decisa la lotta all’evasione fiscale sui tributi locali e regionali, nonché su tutti i servizi a domanda individuale che il Comune eroga” annunciano i sindacati.

“Nella nostra provincia – spiegano nella nota la Lega Spi di San Miniato, Spi di Ponte a Egola e Spi provinciale – il sindacato dei pensionati della Cgil, oltre ad offrire una serie di servizi, si è caratterizzato, sempre di più, come soggetto contrattuale: come sicuramente sapete, svolgere al meglio la contrattazione con i Comuni riveste sempre più importanza. Le questioni che si affrontano, tassazione, servizi e tariffe, sono diventate sempre più importanti per migliorare le condizioni materiali delle persone. Nel corso degli anni siamo diventati interlocutori di una parte consistente dei 37 Comuni della provincia di Pisa. Con molti abbiamo fatto accordi, sperimentando anche interventi innovativi ed importanti sulle tasse e sulla loro progressività, così come recita l’articolo 56 della Costituzione. Con il comune di San Miniato a novembre abbiamo iniziato un confronto, con l’obiettivo comune di superare i problemi degli ultimi due anni, che per una serie di motivi non ci hanno consentito di sottoscrivere un accordo. Fin dal primo incontro abbiamo riscontrato una disponibilità da parte dell’amministrazione di voler tenere conto di alcune richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, soprattutto per quanto riguarda le tasse (addizionale Irpef) e aumento della soglia di esenzione, la Tari, le tariffe in generale e gli investimenti. Il confronto ha evidenziato che i Comuni, nonostante tutte le affermazioni che si fanno a livello governativo, continuano ad avere minori trasferimenti da parte dello Stato e continuano ad avere problemi nel riscuotere alcuni tributi locali, anche a causa della crisi che continua ad interessare una parte consistente della popolazione, basta guardare gli ultimi dati sulla povertà che evidenziano come oltre nove milioni di cittadini è nella fascia di povertà. Nell’ultimo incontro che si è tenuto il 27 dicembre, i sindacati dei pensionati, le confederazioni e l’amministrazione comunale convenendo su una serie di problemi hanno sottoscritto un verbale di accordo. I punti più importanti dell’accordo sono le tariffe dei servizi a domanda individuale e le aliquote delle imposte locali non subiranno aumenti, l’addizionale Irpef, conferma della progressività delle aliquote con un aumento della soglia di esenzione che riguarderà tutti i cittadini, mentre per un’altra parte riguarderà solo i pensionati e i lavoratori dipendenti, come fortemente richiesto dalle organizzazioni sindacali, il mantenimento dei capitoli di spesa destinati al disagio abitativo e alle politiche sociali, il mantenimento della fascia di redditi Isee per gli ultrassessantacinquenni per quanto riguarda le agevolazioni Tari (reddito Isee fino a 11mila 500 euro esenzione 100 per cento e reddito Isee da 11mila 500 fino a 14mila euro l’esenzione è del 50 per cento) e investimenti in opere pubbliche per oltre 3 milioni di euro”. Per ulteriori informazioni potrete rivolgervi alle sedi sindacali dello Spi e della Cgil.