È un progetto da oltre 400mila euro quello che il Comune di Santa Croce e la Kemas Lamipel hanno presentato al Ministero dello Sport. Un piano per migliorare il PalaParenti, mettendo fine al problema delle infiltrazioni d’acqua dal tetto, migliorando l’accessibilità per i disabili, ma anche sostituendo l’illuminazione con nuove luci a led a misura di promozione, come richiesto dalla Federazione per le società che militano nel campionato di A1.
“È un’opportunità che abbiamo deciso di sfruttare – afferma l’assessore allo sport Piero Conservi – presentando un progetto elaborato dai tecnici incaricati dalla società insieme ai nostri uffici”. Progetto che ha già avuto un primo via libera da parte del Coni, in attesa adesso del parere del Ministero.
“Il bando era strutturato appositamente per le strutture agonistiche – spiega il sindaco Giulia Deidda – e si prestava alla perfezione al nostro contesto. L’unico problema sono stati i tempi, perché la finestra per partecipare è rimasta aperta per un mese. Così ne abbiamo parlato con la Kemas Lamipel che ha incaricato alcuni tecnici di redigere il progetto, attraverso una collaborazione costante e positiva con i nostri uffici”.
Alla fine è stato buttato giù un piano da 400mila euro, di cui circa 60mila (il 15%) saranno eventualmente coperti con risorse dell’amministrazione comunale, mentre gli altri arriverebbero dal Ministero. Il piano prevede innanzitutto il rifacimento della copertura, oggi incapace di tenere l’impianto all’asciutto durante i giorni di pioggia prolungata. Sono previsti poi lavori per migliorare l’accessibilità per i portatori di handicap, la realizzazione di nuovi servivi igienici negli spogliatoi, il rifacimento della fognatura esterna, nonché la sostituzione di tutti i punti luce con nuove lampade a led come previsto per i palazzetti che aspirano ad ospitare partite di A1.
“Il Coni ha già dato parere positivo – riprende Deidda – e adesso attendiamo una risposta dal Ministero. Si tratta di un progetto esecutivo che abbiamo già approvato. Quindi, qualora il finanziamento ci venisse accordato, l’intervento sarebbe immediatamente cantierabile. In caso contrario, tuttavia, non sarà stato un lavoro a vuoto, perché avremo comunque un progetto pronto e cantierabile da sfruttare per altre opportunità di finanziamento”.
Giacomo Pelfer