
Sono 12 i giovani che sono stati ammessi nel mondo del lavoro in varie forme al termine del corso di formazione Ifts: Topic, riservato a 22 partecipanti e finanziato con le risorse del Por Fse Toscana 2014-2020 nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Per i rapporti di lavoro standard, il 22,7 per cento dei partecipanti dopo l’esame ha instaurato vincolo lavorativo tra contratti a tempo determianto e indeterminato.
In sostanza di 22 partecipanti 20 hanno superato l’esame finale e circa la metà hanno avviato vari rapporti con le aziende in varie forme: due hanno ottenuto un contratto e tempo indeterminato in aziende del settore conciario, tre a tempo determinato, due sono nello status lavorativo di apprendisti, cinque hanno avviato un tirocinio.
Il corso aveva tra gli obiettivi la formazione di tecnici per l’ottimizzazione dei processi di produzione pelle e calzatura che si è concluso nel mese scorso a Santa Croce sull’Arno dopo 560 ore tra lezioni frontali laboratori in azienda.
In sostanza di 22 partecipanti la metà è entrata nel mondo del lavoro anche se in parte a tempo determinato.
Al termine del corso gli idonei hanno conseguito il certificato di specializzazione tecnica superiore (corrispondente al quarto livello europeo e valido su tutto il territorio nazionale) e l’attestato regionale di qualifica professionale di secondo livello di tecnico delle attività di ottimizzazione dei processi di produzione (corrispondente al livello quarto europeo e valido su tutto il territorio della Comunità Europea).
Durante i nove mesi di corso i nuovi professionisti sono stati al centro di esercitazioni nella conceria e nella manovia sperimentali di Poteco, in modo da conoscere tutte le fasi del processo di progettazione delle materie prime e del prodotto pelle e calzatura. Durante le lezioni si è parlato di processi di produzione, strumenti, tecnologie e materiali, oltre che di rispetto degli standard qualitativi, d’immagine e di costo del prodotto.
Importante è stato il supporto dei docenti universitari che hanno tenuto importanti lezioni, come quelli del corso di studi in Ingegneria Chimica di Unipi e della Sant’Anna di Pisa, a cui sono stati affiancati anche professionisti ed esperti del settore conciario e calzaturiero. La joint venture con l’ateneo pisano ha permesso infine ai corsi di acquisire otto crediti formativi per il corso di studio in Ingegneria Chimica, che possono essere spesi nel caso in futuro gli studenti volessero intraprendere anche studi universitari specifici.