Orentano raddoppia la casa di riposo, accoglierà 70 ospiti

27 novembre 2017 | 17:57
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Orentano raddoppia la casa di riposo, accoglierà 70 ospiti
Orentano raddoppia la casa di riposo, accoglierà 70 ospiti
Orentano raddoppia la casa di riposo, accoglierà 70 ospiti

Investimenti in vista per la frazione di Orentano: pur essendo ancora in attesa dell’autorizzazione civile e canonica, la residenza sanitaria assistenziale (rsa) Madonna del Rosario sarà ampliata a arriverà ad ospitare circa 70 posti letto, grazie all’impegno economico della fondazione Madonna del Soccorso di Fauglia. Stasera (lunedì 27 novembre) ci sarà un passaggio di natura urbanistica in consiglio comunale a Castelfranco di Sotto, necessario per l’inizio dei lavori. Un progetto che porterà quindi la struttura residenziale dai circa 32 posti letto attuali a 70, raddoppiandoli di fatto.

Già da molti anni fiore all’occhiello della comunità, l’edificio sorge su un’area di proprietà della parrocchia San Lorenzo Martire di Orentano. Un’area su cui, oltre alla rsa, si trovano anche la chiesa, il campanile e la canonica esistente. La struttura accoglie ad oggi 32 posti letto, con i servizi connessi tra cui cucina, mensa e la palestra per i cicli riabilitativi da sottoporre agli anziani che sono ospitati e assistiti dalla residenza assistenziale. L’edificio dà origine a una forma chiusa propria dell’architettura dei conventi: il chiostro, una tipologia scelta per creare quell’atmosfera di sicurezza e di privacy. La struttura non tralascia, tuttavia, l’opportunità di sviluppare rapporti sociali importanti per l’anziano e unendo i vantaggi e i servizi dell’albergo a quelli dell’assistenza ospedaliera. La canonica è inglobata all’interno del complesso e si trova al centro del prospetto principale antistante la chiesa. La parte interna dell’edificio (cuore centrale dell’immobile) è stata pensata come un autentico chiostro, che oltre alla protezione e la tranquillità potesse offrire agli anziani l’opportunità di trovare un giardino verde dove poter vivere all’aperto nei mesi estivi e dove poter svolgere attività all’aria aperta o per passare momenti di relax e contatto con la natura. Copre un bacino d’utenza molto esteso, dalla Valdera, all’area pisana, da Firenze, Empoli e dal Valdarno, per finire alla Piana di Lucca. E ora, per adeguarsi alle esigenze del territorio, la fondazione Madonna del Soccorso, presieduta dall’amministratore diocesano della curia sanminiatese monsignor Morello Morelli, vuole fare un passo in avanti e puntare tutto su un massiccio intervento di ampliamento. Insieme ai tecnici ha dato il via ai progetti: prevista la costruzione di un nuovo fabbricato, con l’obiettivo ambizioso di ospitare circa 40 nuovi ospiti in più, dunque più del doppio rispetto alla capienza attuale. L’ampliamento seguirà lo stile del fabbricato e le caratteristiche architettoniche esistenti e i lavori comporteranno anche la riorganizzazione dell’intero complesso residenziale apportando alcune modifiche interne tra le quali lo spostamento del locale adibito a palestra-fisioterapia nell’attuale sala pranzo che andrà a ricollocarsi nel piano seminterrato del nuovo corpo e la realizzazione di una nuova camera mortuaria con relativa stanza di commiato e servizi igienici nei locali attualmente occupati dalla palestra. La realizzazione della camera mortuaria lascerà piena disponibilità della cappella esistente al piano terreno per le sole attività spirituali. Ancora c’è l’attesa dell’autorizzazione civile e canonica: una volta che la Fondazione avrà ottenuto il via libera, partiranno i lavori, che inizieranno presumibilmente a primavera 2018 e dureranno per circa 12 mesi. La zona in questione urbanisticamente è catalogata come area verde e attrezzature per il pubblico e non ha indici stabiliti, poiché l’intervento ha una sua consistenza, è necessario tuttavia un passaggio in consiglio comunale per dare un senso dal punto di vista urbanistico ai lavori. Passaggio che legherà questo ampliamento allo stesso progetto relativo alla rsa, approvato e rilasciato ad inizio anni Novanta (l’inizio dei lavori sono datati 1994). Dunque stasera il consiglio comunale ribadirà che questo è un intervento di interesse collettivo e mantiene le stesse caratteristiche del progetto che ha portato alla realizzazione del primo lotto che ormai da anni è sotto gli occhi di tutti: sarà infatti un completamento di quanto già attuato, naturalmente attualizzando l’edificio in conformità con la normativa attuale. L’intervento è fortemente voluto dal sindaco Gabriele Toti, che si sta impegnando affinché vengano ottemperati tutti i passaggi obbgligatori previsti dalla legge.

Mirco Baldacci