Multe e denunce ai bracconieri del Padule di Fucecchio

22 novembre 2017 | 10:13
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Multe e denunce ai bracconieri del Padule di Fucecchio

Circa 2.700 euro di sanzioni amministrative (che saranno incassate dalle amministrazioni) e due denunce penali. In soli tre giorni di controlli nel Padule di Fucecchio. Sono i primi tre giorni del primo campo antibracconaggio Wwf nel Padule di Fucecchio, crocevia di uccelli acquatici ma anche uno degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) più popolosi d’Italia, a cavallo tra le province di Firenze, Pistoia e Lucca. Le guardie volontarie del Wwf hanno effettuato 60 controlli. Il campo è organizzato dal coordinamento nazionale delle guardie Wwf con la collaborazione delle guardie Wwf della Toscana, in coordinamento con i Carabinieri forestali ed è finalizzato alla prevenzione e repressione degli illeciti contro la fauna in migrazione.

Sono quasi 13.500 gli uccelli acquatici censiti (6mila alzavole) nel gennaio scorso nel Padule di Fucecchio, la più grande area umida interna italiana: si estende per 1.800 ettari. La forte pressione venatoria rende il territorio purtroppo soggetto a fenomeni di bracconaggio sia sulle specie acquatiche che su fringillidi, sturnidi e turdidi, fino purtroppo a interessare specie rare e protette come la cicogna nera (un esemplare trovato impallinato nel 2010 a Fucecchio). Indiscriminato anche l’uso dei richiami elettromagnetici (fonofil). Benché le amministrazioni abbiano cercato di tutelare parte di queste aree chiudendo al prelievo venatorio e in parte limitando l’attività, in tutta la zona compresa nelle tre province sono autorizzati circa 550 appostamenti fissi, di cui 110 per la caccia agli acquatici.
Per i servizi di controllo, sono arrivate 25 guardie giurate e una quindicina di volontari dalle province di Siena, Pisa, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze e resteranno in zona fino alla fine di dicembre con servizi coordinati con i carabinieri forestali. Da metà novembre a fine dicembre, quindi, saranno svolti servizi di vigilanza all’interno dell’area protetta, nell’area contigua e nelle colline intorno al Padule. Contestualmente si effettueranno anche sopralluoghi nei comuni del senese, dove negli ultimi tempi si sono verificati atti di bracconaggio nei confronti del lupo.

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