
Ci sono anche il tomaificio Nuova Cabor di Sauro Badalassi di Santa Maria a Monte e L’istituto di bellezza di San Romano di Montopoli. Sono tra le 9 botteghe di Toscana, 4 delle quali in provincia di Pisa, a fare scuola. Grazie a un progetto di Cna, infatti, le attività artigiane hanno scelto di insegnare, oltre che di lavorare, per tramandare il proprio mestiere così come l’hanno imparato: lavorando. Cosa per niente scontata nel mondo 2.0, fatto di scuole e corsi, di libri e dispense, tanto che l’idea Cna è diventata un percorso ufficiale e riconosciuto dalla Regione Toscana.
Ciascuno dei laboratori ha preparato un proprio bando, al quale i candidati possono rispondere per diventare artigiani, seguiti direttamente dai propri maestri, dentro i laboratori, imparando mentre lavorano. Sono infatti partite le prime 4 selezioni in provincia di Pisa in altrettante imprese per 8 posizioni riservate a giovani Neet nonché aspiranti artigiani. Il corso prevede 16 ore di aula e 220 di attività formativa on the job tra novembre 2017 e aprile 2018. Il termine di presentazione domande è il 27 novembre.
I requisiti sono un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, residenti in Italia che non hanno in essere alcun contratto di lavoro e non frequentano un regolare percorso di studi. Condizione necessaria per accedere al progetto è il possesso del diploma di scuola secondaria superiore o almeno 3 anni di esperienza lavorativa pregressa nel settore specifico. Per gli stranieri è necessaria la conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue. Oltre alle due botteghe del comprensorio del Cuoio, nel progetto ci sono a Firenze Beneforti Simone Old Fashion Sartoria, Sbigoli Terrecotte a Pelago Studio Ceramico Giusti, Mastro Santi ad Anghiari in provincia di Arezzo, a Pisa Carlo Musto Parrucchiere e pasticceria Migliorini a Volterra. “Grazie alla Regione Toscana – commenta Sandra Pelli Giusti, presidente Cna Artistico e Tradizionale Toscana – che ha varato una legge che qualifica gli artigiani come maestri e aiuta la formazione dei giovani, abbiamo l’opportunità di farli entrare in bottega a fare l’apprendistato come si faceva al tempo di Verrocchio con i maestri artigiani che trasmettono ai giovani la loro arte. La formazione dei giovani incentiva la nascita di nuove imprese e permette di tramandare mestieri e tecniche che altrimenti andrebbero perduti. Inoltre il maestro artigiano insegna, ma ha anche l’occasione di ‘respirare’ dal giovane la contemporaneità”.
Al termine del percorso i partecipanti che avranno frequentato almeno il 70% delle ore previste, saranno ammessi a sostenere l’esame finale per il conseguimento della certificazione delle competenze acquisite per le Ada specifiche. L’esame finale è volto al rilascio di: certificazione delle competenze, dichiarazioni di apprendimenti, se l’allievo non risulta idoneo ad alcuna ada.