S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione

5 novembre 2017 | 15:06
Share0
S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione
S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione
S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione
S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione
S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione
S.Maria, la storia del monumento in una pubblicazione

E’ stato il “fante ritrovato” che da sempre sta nella centrale Piazza della Vittoria, ora fresco di restauro, il protagonista delle solenni celebrazioni che questa mattina (5 novembre) hanno visto l’amministrazione comunale santamariammontese impegnata a ricordare i 99 anni dalla fine della Grande Guerra. Al consueto corteo per la deposizione delle corone d’alloro al Parco della Rimembranza e nella nuovissima Piazza Vittoria, di fronte al monumento recentemente ricollocato a pochi metri dalla postazione originaria, quest’anno la memoria di quei tragici eventi si è arricchita di una pubblicazione curata dal comune e distribuita alla popolazione in cui si approfondisce proprio la storia di quel soldato di bronzo al centro della piazza.

 Un libretto curato da Mariano Boschi e dalla biblioteca comunale nel quale, insieme ad un po’ di contesto storico nel quale l’opera venne realizzata negli anni venti, si fanno vari excursus sul significato di un’iconografia ed un’arte celebrativa molto in voga fra le due guerre, quando il monumento fu inaugurato. Insieme a ciò, anche un dettagliato resoconto del restauro che ha interessato la statua alcuni mesi fa, in vista dell’inaugurazione della nuova piazza nella quale, come ha avuto a specificare la sindaca Ilaria Parrella “il monumento adesso è davvero centrale, non solo rispetto ad un lato, ma a tutta la piazza”. Il corteo, che ha attraversato tutta via delle grazie prima della presentazione del volume in sala del consiglio, ha visto la partecipazione delle autorità, del sindaco, della giunta, del sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Samuele Campo, della Filarmonica “G.Verdi” e della cittadinanza.