Cacciatori multati, basta abbattimenti a Collebrunacchi

26 ottobre 2017 | 15:52
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Cacciatori multati, basta abbattimenti a Collebrunacchi

Stop agli abbattimenti a Collebrunacchi. Lo fanno sapere le associazioni venatorie di San Miniato dopo che, in occasione di un servizio per il contenimento degli ungulati all’interno della zona di ripopolamento e cattura di Collebrunacchi, coordinato dalle guardie venatorie volontarie con cacciatori in possesso dei requisiti, sono arrivati agenti della Polizia Venatoria Provinciale che hanno interrotto e sospeso il servizio, multando due cacciatori. Le associazioni dei cacciatori raccontano l’episodio, ma non riescono a spiegarsi il motivo di questa decisione. Così hanno deciso di sospendere le battute di contenimento agli ungulati all’interno della Zona. Lo fa sapere Piero Taddeini, segretario del comitato di gestione zona di ripopolamento e cattura Collebrunacchi e della Federazione Italiana della Caccia di San Miniato.

Una decisione, dicono i cacciatori, sofferta ma anche “necessaria per salvaguardare coloro – i cacciatori – che per mero spirito di volontariato, prestano la loro opera per la prevenzione dei danni alle produzioni agricole, alla fauna selvatica, alla flora e non da meno per la prevenzione dell’incolumità dei cittadini”.
Il Comitato di Gestione della Zona di Ripopolamento e Cattura, spiegano i cacciatori, “conferma di avere rispettato tutte le direttive in merito alla salvaguardia della sicurezza pubblica, in forza anche delle autorizzazioni del Comando della Polizia Provinciale per l’intervento e del Comandante della Polizia Municipale di San Miniato per la chiusura temporanea delle strade ricadenti nell’area di intervento. Confermiamo, per l’accaduto, che ci siamo mossi legalmente per tutelare i diritti, l’operato e l’immagine dei cacciatori intervenuti. Teniamo a precisare, inoltre, che l’interruzione dell’intervento, ha causato gravi danni a tre cani, che erano già sulle tracce degli ungulati e che hanno subito lesioni fisiche gravi, refertate dal medico veterinario con prognosi che supera i 30 giorni. La paradossale situazione che si è generata è in netto contrasto con quanto diramato dalla Regione Toscana, promotrice di specifica Legge per intervenire ‘drasticamente’ sul contenimento degli ungulati su tutto il territorio regionale, con particolare riguardo verso gli enti quali le zone di ripopolamento. Il mondo venatorio, le Associazioni Venatorie di San Miniato si sono sempre adoperate, per la salvaguardia del territorio, dell’ambiente, delle coltivazioni agricole e soprattutto dell’incolumità dei cittadini rispettando tutte le direttive e gli obblighi di legge che normano tali interventi ed adottando, soprattutto, tutti i principi per garantire la massima sicurezza, durante gli interventi. Le Associazioni Venatorie di San Miniato, ritenendosi palesemente danneggiate e deluse, evidenziano la loro riconosciuta collaborazione fatta con propositi costruttivi e animati dalla massima fiducia, anche verso il Corpo della Polizia Provinciale. Viceversa ci duole sottolineare l’improvviso e immotivato atteggiamento ‘repressivo’ adottato che, fatto salvo il rispetto delle leggi, non trova la nostra comprensione. Il Comitato di Gestione della ZRC Collebrunacchi e le Associazioni Venatorie di San Miniato – Federcaccia ed Arct – invitano le competenti Istituzioni ad intervenire in merito all’increscioso episodio dandocene riscontro. Soprattutto ci auspichiamo che si facciano garanti e promotori affinché tali situazioni, che specifichiamo non sono interventi di caccia, ma interventi di pubblica utilità, possano essere di esempio per colmare quelle palesi lacune che nessuna normativa, nessuna delibera, nessuna determina può regimare. Forse, tutti, ci siamo dimenticati che la gestione di alcuni aspetti della nostra vita, può trovare esecuzione e soddisfazione solo ed esclusivamente con l’applicazione e l’utilizzo del ‘buon senso’, di cui sembra, che ormai quasi tutti abbiamo dimenticato di appellarci e riconoscerci”.