Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni

21 ottobre 2017 | 18:17
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Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni
Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni
Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni
Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni
Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni
Pannelli anti rumore, San Romano li attende da 15 anni

Era l’estate del 2002: la nuova legge quadro sul rumore imponeva agli enti gestori di installare opere di mitigazione entro 18 mesi. Da allora sono passati 15 anni, ma dagli annunciati pannelli fonoassorbenti lungo la ferrovia a San Romano non c’è ancora traccia. Si è parlato anche di questo ieri sera (20 ottobre) nel consiglio comunale aperto dedicato ai problemi della stazione e delle aree adiacenti. Un incontro dai toni sicuramente più pacati rispetto alla consulta della scorsa settimana (leggi qui), ma nel quale i cittadini sanromanesi sono arrivati in massa per elencare i tanti problemi irrisolti e suggerire diversi correttivi.

Come l’ipotesi di trasferire proprio all’interno della stazione alcuni uffici comunali, insieme alla necessità di nuova segnaletica e di una sorveglianza h24, avanzati da Barbara Francalanci, cittadina residente in via Cavour. Proprio lungo quella strada, le Ferrovie hanno previsto da tempo l’istallazione dei sospirati pannelli. Da qui la richiesta, avanzata da Francalanci, di creare un tavolo permanete con Rfi, “perché il degrado della stazione – ha aggiunto Cinzia Carli– non riguarda il solo edificio e le aree limitrofe, ma si estende a tutta via Cavour. Fino ad oggi su questi problemi abbiamo riscontrato solo tanto disimpegno: sulle barriere antirumore, addirittura, un tecnico del comune ci ha sgridato dicendo che non dovevamo costruire vicino alla ferrovia. Se oggi esistono strumenti nuovi che non esistevano quando abbiamo costruito significa che il mondo è cambiato. Parliamo di una tratta dove transitano circa 80 treni al giorno, per non contare le auto e tir diretti alla zona industriale di Capanne”. Da qui la richiesta di maggiore attenzione sull’inquinamento acustico, anche con il rifacimento della strada con asfalto fonoassorbente.

“Rfi gli interventi li esegue, anche di una certa complessità, ma ad avere la priorità alla fine sono quelli più sollecitati dai sindaci e dalla Regione”, ha sostenuto il capogruppo di Progetto Insieme Damiano Carli, rivelando di aver incontrato i vertici regionali di Ferrovie nel marzo di quest’anno. “Perché volevamo vederci chiaro – ha detto – rispetto alle intenzioni di Rfi per la stazione di San Romano dove, ormai dal 1999, non vengono più fatti interventi. In realtà, rispetto al problema del rumore, i soldi Rfi ce li ha messi, ma poi va avanti chi si fa vedere di più. Per questo chiediamo un tavolo partecipativo con i cittadini, le opposizioni, gli enti competenti e magari anche col prefetto”.

Per tutta risposta, il sindaco Giovanni Capecchi ha fatto sapere di aver parlato con le Ferrovie già ieri mattina: “Attraverso una mail, il responsabile patrimonio ci ha confermato che l’iter per i comodati è stato correttamente avviato. Alla fine della prossima settimana potremmo già essere in grado di chiudere l’accordo per il comodato d’uso della stazione e dello scalo merci”.

Secondo Luca Potì del movimento Cinque Stelle, invece, “è proprio grazie alla mobilitazione di questi giorni che si ottengono le cose, come dimostra la mail di cui parlava il sindaco. Quindi la partecipazione serve. Il problema sta nel fatto che l’amministrazione non capisce che la strategicità del comune potrebbe permettere di qualificare il comune. Per questo noi avevamo chiesto il consiglio per tre temi: la riqualificazione della stazione, cosa fare per le emergenze di sicurezza e igiene, e infine qual è il modello di integrazione che il comune intende adottare”.

L’assessore ai lavori pubblici Alessandro Varallo ha sottolineato come “molte delle proposte che ho sentito stasera sono elementi che questa amministrazione aveva già inserito nel progetto Piu. Prima ancora c’era stato il progetto per la ciclopista dell’Arno che ha ottenuto il finanziamento: all’interno del progetto è prevista anche la realizzazione di un bike sharing, di un infopoint e la riqualificazione del sottopassaggio. La gara per l’appalto dei lavori è prevista nel primo semestre 2018, con l’biettivo di terminare entro la fine del 2019”. Sul problema dei pannelli fonossorbenti, Varallo ha sostenuto di aver ricevuto da Ferrovie le stesse notizie date anche a Damiano Carli: “Il problema è che il blocco dei lavori sono fermi a Roma in attesa dei finanziamenti”.

L’obiettivo condivo, alla fine, è quello di restituire più pulizia e più decoro alla parte bassa di San Romano, nella convinzione che “un contesto di degrado – ha detto Maria Vanni di Progetto Insieme – porta i cittadini a sentirsi abbandonati e quindi ad avere paura”. Una paura legata spesso alla presenza dei tanti stranieri che frequentano la stazione. Da qui la proposta dell’associazione Teranga (che riunisce la comunità senegalese del comune di Montopoli) che per bocca del presidente si è detta pronta a pulire la stazione una volta al mese. “Anche per dimostrare che non siamo delinquenti – ha detto Abdoul Pene, segretario di Teranga e delegato Cgil -. La maggior parte di noi frequenta la stazione perché è l’unico modo per andare a lavorare. Se ci fate caso, gli stranieri che delinquono a Santa Croce sono sempre gli stessi ormai da 10 anni”.

Giacomo Pelfer