Una lettera aperta, per ricordare come tutto è cominciato e per ribadire il proprio impegno nell’interesse di Castelfranco e del suo Palio. È la lettera firmata del presidente Paolo Nuti, a nome di tutto il consiglio dell’Associazione Palio dei barchini, inviata al sindaco Gabriele Toti, all’assessore Giulio Nardinelli, ai presidenti delle contrade e virtualmente a tutti i castelfranchesi, dopo le polemiche degli ultimi giorni aperte dalla sfiducia di San Bartolomeo e San Michele. Un intervento di risposta alle prese di posizione dei presidenti Silvia Valori e Giovanni Papa (leggi qui), ma allo stesso tempo una mano tesa per un confronto con tutte le contrade. “Un confronto per fare proseguire il Palio – scrive Nuti – con diverse proposte in questa direzione”.
Desidero innanzi tutto porgere ai destinatari di questa lettera, il mio saluto e quello di tutti i componenti dell’Associazione che ho il piacere e l’onore di presiedere.
Fin dalla nascita del Palio, nel 1986, sono sempre stato parte attiva nella contrada in cui vivo.
Insieme ai Castelfranchesi con qualche anno sulle spalle, ho visto questa manifestazione prima crescere e poi, pian piano, andare a spengersi.
Nel 2004, dopo aver toccato il minimo delle presenze con poco più di 100 persone, il Palio, allora organizzato dalla Proloco, era sul punto di chiudere i battenti e nessuno era disponibile a farsi carico dell’organizzazione, dei costi e delle responsabilità, anche penali, che tale manifestazione richiede.
Furono proprio le quattro Contrade a richiedere che venisse costituito un organo esterno che potesse garantire imparzialità e si facesse responsabile di tutto.
Sin dalla nascita si decise che questa Associazione, poiché era composta da Castelfranchesi che avevano a cuore tutto ciò che riguarda il Paese, non si sarebbe limitata alla sola organizzazione
del Palio ma anche ad altre attività ludiche, culturali o benefiche che si ritenesse opportuno svolgere.
In tutti questi anni abbiamo, come nostra primaria attività, garantito lo svolgimento del Palio, assumendoci oneri e onori di una organizzazione ben complessa, riportando la manifestazione alla notorietà e al successo.
Abbiamo inoltre portato avanti, nell’interesse del Paese in cui tutti viviamo, iniziative che ora ci vengono contestate.
Secondo le Contrade che non hanno rinnovato la fiducia al Comitato, iniziative come il Presepe nel centro del Paese o la cena organizzata all’asilo a favore dei terremotati di Amatrice, non si sarebbero dovute fare.
Le lettere consegnate dai Presidenti di San Michele e di San Bartolomeo, sfiduciano il Comitato per l’organizzazione del Palio dei Barchini 2018.
I motivi della mancata fiducia non sono stati indicati.
Solo a voce e dai “social”, il resto del Comitato ed io, abbiamo saputo che “è l’ora di cambiare”. Perché e come cambiare, con quali obiettivi cambiare, non è ancora stato ufficialmente detto.
Il lavoro dell’Associazione del Comitato dura 11 mesi l’anno e le 20 persone che lo compongono talvolta sacrificano i propri impegni personali e le ore da dedicare alla propria famiglia per fare esclusivamente del volontariato a favore del nostro Paese, per cercare di riuscire ad aggregare i cittadini di Castelfranco con iniziative proficue per tutti. Ovviamente, in primis, il Palio dei Barchini con le Ruote.
Palio che, nel 2018, in virtù dei vari episodi di terrorismo avvenuti in Europa, dovrà essere organizzato secondo le nuove normative internazionali di sicurezza che prevedono un impiego di mezzi, materiali, strutture e persone “specialiste”.
Tutto ciò impatterà significativamente sui costi organizzativi.
Dovrà anche essere realizzato il nuovo “Cencio”, poiché San Bartolomeo quest’anno se l’è aggiudicato in maniera definitiva.
In questi giorni, ci è stato anche imputato il fatto di avere arbitrariamente deciso di riportare il Palio alla seconda domenica di giugno. In realtà questa decisione è scaturita dall’esigenza delle contrade di distaccarsi il più possibile dal Palio di Fucecchio, in modo da garantire maggiore affluenza e maggiore guadagno, sia alla Cena itinerante che alle Cene della vigilia.
Noi del Comitato siamo ben disponibili ad un confronto con tutte le Contrade per far proseguire il Palio e abbiamo anche diverse proposte in questa direzione.
Concludo ribadendo che in questi 13 anni abbiamo messo tutto il nostro impegno, la nostra passione e la nostra esperienza per la buona riuscita del Palio.
Evidentemente non è bastato. E comunque vada a finire questa cosa resterà un brutto capitolo nella storia del Palio dei Barchini.
Noi come Associazione continueremo a fare ciò che riteniamo opportuno per il bene di Castelfranco. Se non avremo l’appoggio di tutte e quattro le Contrade, il Palio ci mancherà ma forse, senza presunzione, mancheremo più noi a loro e a tutti i Castelfranchesi.
Il Presidente ed il Consiglio
del Comitato del Palio dei Barchini