L’obiettivo è restituire decoro e sicurezza, anche dal punto di vista stradale, ad uno dei luoghi probabilmente più frequentati e trafficati di tutto il comprensorio. È il progetto per la riqualificazione di piazza della stazione a San Romano. Progetto previsto da anni negli strumenti urbanistici del comune di Montopoli, rimasto fino ad oggi in un cassetto ma tornato prepotentemente d’attualità dopo gli ultimi e più recenti problemi della zona stazione (Spaccio, rifiuti e prostituzione: “Paese irriconoscibile”).
Un progetto ricordato, non a caso, dal sindaco Giovanni Capecchi, anche nell’infuocata Consulta riunita pochi giorni fa alla Torre Giulia. “Attendiamo una risposta dalle Ferrovie entro la fine dell’anno” ha detto il primo cittadino. Per dare avvio al progetto, infatti, serve prima di tutto la disponibilità in comodato d’uso di due spazi di proprietà di Rfi: alcuni locali al piano terra della stazione, ma soprattutto l’area del vecchio scalo merci alle spalle dell’edicola.
Il piano, inserito nel 2015 nel bando dei cosiddetti progetti Piu presentati in Regione, non è stato inserito tra i progetti da finanziare e molto difficilmente lo sarà nel breve periodo. Del resto, i 6 Comuni del comprensorio messi insieme avevano presentato alla Regione una ‘lista dei desideri’ al costo complessivo di circa 20 milioni, in un bando che ne metteva a disposizione (per tutta la Toscana) poco più di 40. Per questo il sindaco Capecchi non si fa illusioni, convinto che il comune dovrà intervenire a proprie spese e nei limiti delle proprie possibilità. “Non potremo fare il progetto bello che avremmo fatto se la Regione ci avesse finanziato – dice – ma con i soldi che abbiamo faremo il possibile” (Capecchi dopo la consulta: ‘Nessuno fa miracoli’).
L’idea, in pratica, è quella di sfruttare l’area dell’ex scalo merci per allargare la piazza, creando percorsi separati per i pullman e per i pedoni. Parallelamente, l’amministrazione dovrebbe prendere in comodato i locali liberi al piano terra della stazione, con l’obiettivo di affidarli ad un’associazione che garantisca una presenza anche in orario notturno. “Recentemente – dice Capecchi – la direzione di Rfi per la Toscana ci ha comunicato che la nostra richiesta è al vaglio degli uffici di Roma. Noi contiamo di ottenere una risposta a breve, in modo da poter stanziare le prime risorse con il bilancio 2018”. (g.p.)