
La stagione del tartufo è iniziata. E anche quella delle fiere. Aspettando la Mostra mercato del tartufo bianco di San Miniato (La Mostra del Tartufo si presenta, via l’11 novembre – Foto), i primi eventi – su questa e le altre terre del tartufo – hanno dato qualche indicazione. A partire dalla scarsa quantità, che vuole dire anche prezzi elevati, specie per le pezzature più importanti.
Questo è quello che si vede. Quello che, invece, si noterà meno, è l’aspetto sicurezza, dopo le norme più stringenti in tutta Italia: per la Mostra mercato nazionale del tartufo bianco, quest’anno alla 47esima edizione, viene organizzata la commissione di pubblico spettacolo che farà da coordinamento fra le varie autorità. “Quest’anno ci sarà molta più attenzione sull’aspetto della sicurezza, con la commissione di vigilanza” annuncia l’assessore alla Promozione turistica e alle attività produttive di San Miniato Giacomo Gozzini.
“Quest’anno presteremo, come Comune, un’attenzione particolare alla questione della sicurezza – spiega l’assessore Gozzini -. Ci sono molte regole e prescrizioni nuove che ci impongono un impegno maggiore. Da quest’anno, per quanto riguarda il Salone, abbiamo organizzato la commissione pubblico spettacolo, che sarà una cabina di regia, un vero e proprio coordinamento fra le autorità come l’Ausl, i vigili del fuoco, i vigili urbani”. Sono previsti anche gli steward per garantire maggiori controlli e tutelare l’ordine e la sicurezza. Per quanto riguarda gli appuntamenti in programma, l’assessore Gozzini li definisce “originali”. Cuore pulsante di questa manifestazione si conferma l’Officina del Tartufo, lo spazio dedicato alla preparazione e degustazione di piatti al tartufo curati da importanti e prestigiosi chef. Come ormai abitudine, ogni weekend di Mostra Mercato avrà il proprio filo conduttore: si comincierà l’11 e 12 novembre con la Francigena e saranno coinvolti tutti i comuni della Francigena e verrà organizzata una festa enogastronomica, si proseguirà il 18 e 19 con i sessant’anni dell’Europa e infine, il 25 e 26 con le eccellenze a tavola, un weekend slow con ospiti le città che hanno una tradizione slow food.
Il tartufo
Sistemata la questione delle nuove normative, stabilito il programma e importanti risorse economiche destinate alle televisioni regionali per divulgare gli appuntamenti, l’unica incognita resta il tartufo: “Da Palaia – spiega Guido Freschi, presidente dei tartufai di Palaia – sono arrivate notizie sullo scarso ritrovamento del tartufo. Potenzialmente il tartufo deve venir fuori, ma fino ad ora non si è registrata una buona stagione”. Un trend confermato anche nelle prime fiere delle zone tartufigene e dal prezzo di mercato, in genere destinato a salire durante il periodo migliore per la raccolta, quello tra novembre e dicembre. Siccità, caldo anche di notte, le temperature ancora alte di certo non aiutano la maturazione, anche se con i finghi – quindi anche questo che sviluppa sotto terra – basta poco a cambiare le cose e le piogge nella seconda metà di ottobre potrebbero disegnare una stagione diversa. Al momento, però, spiega ancora Freschi, “di fronte ad un’offerta esigua, il consumatore si potrebbe trovare a pagare il tartufo a un prezzo più alto rispetto al valore degli anni passati”.
Mirco Baldacci