
Fucecchio è il Comune più ‘riciclone’ del comprensorio del cuoio e non ha eguali neppure in provincia di Pisa. Una conferma, in realtà, ormai da diversi anni (Rifiuti, Fucecchio differenzia più del 90%). Tutti i Comuni del comprensorio, Fucecchio (84,86 per cento), Castelfranco di Sotto (75,22 per cento), Santa Maria a Monte (76,12 per cento), Montopoli (74,52 per cento), Santa Croce sull’Arno (74,27 per cento) e San Miniato (78,01 per cento) hanno raggiunto e largamente superato la quota di raccolta differenziata del 65 per cento prevista dalle normative nazionali e regionali. E nonostante la quantità di rifiuti ancora ostinatamente abbandonati da qualche incivile. Questi alcuni dati che emergono dalla certificazione della raccolta differenziata, riferita al 2016 e pubblicata dalla Regione.
A scala regionale si conferma il trend positivo degli ultimi anni con la percentuale della raccolta differenziata che si attesta al 50,99 per cento, con un incremento di 1,2 punti rispetto all’anno precedente malgrado l’applicazione per la prima volta della nuova modalità di calcolo stabilita dalla norma nazionale. Applicando la modalità di calcolo precedente la percentuale della raccolta differenziata a scala regionale sarebbe stata pari al 51,99 per cento (+2,2 punti rispetto al 2015). Il metodo di calcolo nazionale ha introdotto una serie di importanti novità rispetto al precedente metodo regionale, con effetti diversi sia in senso positivo che negativo sui risultati, tanto in termini di produzione di rifiuti urbani (Ru) quanto di percentuale di raccolta differenziata (%Rd).
Diversamente dal passato nelle raccolte differenziate sono conteggiati anche i rifiuti inerti da costruzione e demolizione di provenienza domestica e i rifiuti organici intercettati dal compostaggio domestico, oltre agli scarti da selezione dei rifiuti ingombranti e ai rifiuti da spazzamento strade avviati a recupero, d’altra parte sono scomparsi dal calcolo della %Rd gli incentivi previsti dal precedente metodo. Il confronto con i dati degli anni passati è quindi influenzato dal diverso calcolo utilizzato (per il dettaglio si consiglia di consultare il sito dell’agenzia regionale recupero risorse, www.arrr.it, che a breve pubblicherà i dati completi).
La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,31 milioni di tonnellate in aumento del 2,7 per cento rispetto all’anno precedente (+0,8 con precedente metodo di calcolo), il dato pro capite è passato da 600 a 617 chili per abitante (605 chili per abitante con precedente metodo di calcolo).
“Pur nel passaggio al nuovo metodo di calcolo che in parte penalizza i dati di raccolta differenziata storici, manteniamo un trend positivo – commenta l’assessore all’ambiente Federica Fratoni -. Dobbiamo ancora fare molto, gli obiettivi sono ancora lontani ma la strada è ben intrapresa. Anche il numero di comuni con percentuali importanti è in continua crescita. La sfida adesso riguarda il contributo che può arrivare dai grandi centri urbani. Lavoreremo con i Comuni per raggiungere insieme questo obiettivo”.
Su scala di ambito il risultato migliore in termini di efficienza della raccolta differenziata è stato quello dell’Ato Toscana Centro (Città metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) con il 55,4 per cento in calo di circa 2 punti rispetto al 2015 (+1,5 punti con precedente metodo di calcolo), segue l’Ato Toscana Costa (province di Livorno – esclusi i comuni della Val di Cornia-, Lucca, Massa-Carrara e Pisa) con il 54,9 per cento in aumento di oltre 2 punti rispetto al 2015 (+3,6 punti con precedente metodo di calcolo). L’Ato Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto, Siena e comuni livornesi della Val di Cornia) si attesta al 38,19 per cento con una lieve diminuzione pari a -0,8 punti rispetto al 2015 (+1,2 per cento con precedente metodo di calcolo).
Nessuno degli Ato ha superato l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata, stabilito dalla norma nazionale per il 2012.
I dati. Secondo i dati certificati, i comuni della provincia di Pisa che hanno superato l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata sono 16. Bientina 65,81%, Montopoli in Val d’Arno 74,52%, Buti 73,33%, Calci 77,41%, Calcinaia 78,46%, Ponsacco 76,16%, Cascina 75,03%, Pontedera 67,19%, Castelfranco di Sotto 75,22%, San Giuliano Terme 78,02%, San Miniato 78,01%, Fauglia 69,41%, Santa Croce sull’Arno 74,27%, Santa Maria a Monte 76,12%, Vecchiano 73,39%, Vicopisano 69,61%.
Mirco Baldacci