È passato poco meno di un anno e mezzo dall’inaugurazione dell’opera. Per l’esattezza era il 17 maggio 2016, a distanza di vent’anni esatti dalla morte di Giuliano Gozzini: “Il Nanino” come lo chiamavano tutti, l’ultimo uomo del fiume al quale Santa Croce ha voluto dedicare i giardini sull’Arno. Un omaggio che oggi appare visibilmente danneggiato, probabilmente sfregiato da qualcuno che ha colpito con precisione gli elementi principali dell’installazione.
L’opera, voluta dall’amministrazione comunale, curata dall’artista Romano Masoni e realizzata da Vinicio Zapparoli, cercava di rappresentare con pochi semplici elementi la vita sui generis di un uomo vissuto sul fiume e per il fiume: pescatore e poeta, ma anche costruttore di barche e ispiratore di racconti che tuttora sopravvivono nei ricordi di tanti santacrocesi. “Allegria dello sciamano” è il titolo scelto da Masoni, per un’opera in ceramica che cerca proprio di rappresentare il fiume, inserendo fra le sue onde una barca e un cane che nuota. Elementi ormai irriconoscibili, come fossero stati colpiti con forza. Manca infatti la prua della barca, così come buona parte del cane, mentre il punto in cui è incisa la data è stato colpito e danneggiato fino a creare un vero e proprio buco nella superficie di maiolica.
Non è chiaro da quanto tempo il monumento si presenti in queste condizioni, né come sia stato effettivamente danneggiato. A detta dei residenti di lungarno Tripoli, però, ci sarebbero pochi dubbi sull’origine vandalica del gesto. Da qui la richiesta di maggiore illuminazione, in una zona che ormai da diverse sere – ci raccontano – si ritrova completamente al buio. (g.p.)