Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan

26 settembre 2017 | 12:28
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Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan
Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan
Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan
Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan
Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan
Documenti di un’azienda tra i rifiuti in via Oberdan

Ancora abbandono di rifiuti a San Miniato Basso, nella stessa via Oberdan che da mesi (se non da anni) è al centro di questo brutto fenomeno che nemmeno le telecamere riescono ad arginare. A segnalare l’ennesimo scarico di materiale sono le Giacche Verdi, che hanno riscontrato la presenza di inerti di edilizia, rifiuti solidi urbani ed altro a pochi metri dal cavalcavia.

Una piccola discarica probabilmente frutto di un’unica operazione di abbandono, avvenuta nella notte fra lunedì e martedì. “Abbiamo già fatto segnalazione alle autorità, ma la situazione di quella strada impone decisioni diverse da quelle messe in atto fino ad ora. E’ un fenomeno duro da estirpare – dice Alfonso Cuoco, delle Giacche Verdi –. La via è tempestata di telecamere, ma anche questa volta lo scarico è avvenuto un po’ più in là”. Fra le cose ritrovate secchi e scarti di edilizia, tavoli e sedie, rifiuti di origine industriale e scarti di lavorazione, ma anche alcuni documenti, provenienti da una ditta santacrocese, dai quali forse, anche con l’auto della stessa azienda, sarà possibile risalire ai colpevoli. “C’erano numerose buste paga e documenti, spero siano utili a rintracciare gli autori di quest’ennesimo abbandono – continua Cuoco, che sul futuro della strada e sulla possibilità di estirpare il fenomeno nutre dei dubbi –. Non possiamo riempire tutto il comune di telecamere, come non possiamo garantire una presenza continua 24 ore su 24. Facciamo numerose ricognizioni e spesso anche appostamenti notturni, ma quella di via Oberdan e di altri luoghi vicini è una situazione apparentemente senza soluzione. Temo che non si possa risolvere il problema senza intervenire sulla viabilità, magari chiudendo la strada nelle ore notturne”.

Nilo Di Modica