
Sarà una collaborazione fra comune di San Miniato e Scuola Normale di Pisa a dare luce, entro il 2018, all’atteso Museo della Memoria e della Resistenza all’interno di una parte dei locali ubicati nei Loggiati di San Domenico, dove adesso ha sede la biblioteca comunale.
Uno spazio museale all’avanguardia, dotato di applicazioni multimediali a carattere didattico, culturale e divulgativo all’allestimento del quale collaborerà la prestigiosa istituzione universitaria pisana, che compartirà anche le spese con il comune, 18mila euro per uno, per un totale di 36mila euro di spesa fra allestimento e ricerca. Il progetto, entrato nelle cronache sanminiatesi nell’aprile del 2015 in occasione dell’infuocata polemica sul futuro delle lapidi dedicato alla strage del Duomo (leggi), una volta appese sulla facciata del comune ed oggi temporaneamente situate sotto i loggiati, prevede l’allestimento di uno spazio che sarà adibito alla conservazione e consultazione di materiali e documenti che trattano di San Miniato e della sua storia durante le lotte antifasciste, nel passaggio delle due guerre, della Resistenza, oltre che delle lotte operaie e contadine nel primo e secondo dopoguerra.
Polemica aspra che non è mai decaduta da allora malgrado la deliberazione, sempre nel 2015, di un documento nel quale il Partito Democratico, diviso sulla questione, chiese la risistemazione sotto i loggiati delle lapidi in attesa della realizzazione di queso progetto. Decisione che all’epoca vide l’aperta opposizione della sinistra e del comitato “Ferruccio Parri”, nato proprio in quell’occasione per riunire tutto il fronte contrario.
Non ci sono ancora dettagli in merito alle tempistiche, anche se nelle determinazioni emesse dal comune proprio in questi giorni è chiara la volontà di inaugurare nel corso dell’anno prossimo. Tutto è collegato, peraltro, all’andamento dei lavori sotto i loggiati e al tempo necessario per lo spostamento della biblioteca comunale dedicata a Mario Luzi (leggi). La tabella di marcia, in questo caso, prevedeva il completamento dei lavori in estate, in modo da iniziare proprio in queste settimane il trasloco della biblioteca, aprendo contemporaneamente il cantiere per il futuro Museo. Il tutto con l’obiettivo di far sparire attrezzature e ponteggi prima di novembre, in modo da non interferire con l’appuntamento del tartufo. Scendendo di un piano, infatti, la biblioteca potrà occupare sia l’ala sud sia quella ovest dell’antico chiostro, con una sala di lettura in più e un’aula multimediale da ricavare negli spazi dell’ex frantoio. Intanto, sono alle battute finali anche i lavori per il recupero del tetto nell’ala est del convento, quella addossata alla chiesa di San Domenico. In quel caso l’area è destinata ad accogliere, al primo piano, il ritorno dell’archivio a San Miniato, anche se prima serviranno altri interventi per la sistemazione interna dei locali.
Nilo Di Modica
Marco Sabia