Scogliera contro la vegetazione per difendere Ponte a Egola

11 settembre 2017 | 16:54
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Scogliera contro la vegetazione per difendere Ponte a Egola

C’è un nuovo progetto nell’elenco di opere da mettere in cantiere per la messa in sicurezza dell’Egola. Un progetto che prevede la realizzazione di circa 170 metri di scogliera, da destra a sinistra del torrente, nel tratto che attraversa l’abitato di Ponte a Egola.

È il progetto varato poche settimane fa dall’amministrazione comunale di San Miniato, pensato per facilitare la manutenzione del fiume, migliorare il deflesso delle acque e insieme l’estetica del torrente nei pressi del nuovo ponte. Un progetto da 165mila euro complessive, al quale la giunta Gabbanini ha dato il proprio via libera, accogliendo la soluzione avanzata dall’ingegner Gesualdo Bavecchi, già incaricato di studi e progetti nell’ambito dell’Accordo di programma per la messa in sicurezza dell’Egola. L’obiettivo di partenza era quello di migliorare il deflusso in occasione dei sempre più frequenti acquazzoni, eliminando o riducendo fortemente il problema della vegetazione che da sempre scatena i malumori e le proteste dei cittadini. Da qui la soluzione che prevede di realizzare, a ridosso delle attuali sponde verticali in cemento armato, una scogliera di spessore variabile fra 70 centimetri e un metro. L’opera coinvolgerà l’alveo dell’Egola 100 metri a valle del nuovo ponte della Tosco Romagnola e altri 70 a monte. “Tale soluzione – scrive Bavecchi nella relazione tecnica – permetterà una gestione del tratto più semplice rispetto all’attuale. Spesso si forma infatti una gran quantità di materiale vegetale, anche di grandi dimensioni, che compromette, seppur parzialmente, il libero deflusso delle acque”.
Il progetto, che adesso dovrà ovviamente essere approfondito e dettagliato, troverà copertura tra le risorse già previste nel piano triennale delle opere pubbliche per la “mitigazione idraulica del torrente Egola”. Un capitolo di spesa nel quale rientrano le opere di messa in sicurezza del fiume, di cui fanno parte anche i lavori per il nuovo argine a protezione di Corazzano. A La Serra, invece, si attende da anni l’annunciato progetto per il cosiddetto bypass che dovrebbe mettere in sicurezza la strada e il ponte in direzione di San Miniato. Un tratto che finisce regolarmente sott’acqua ad ogni acquazzone, come accaduto anche durante il temporale della scorsa notte.

Giacomo Pelfer