
I circa 100 bimbi della scuola elementare di Marti potrebbero ritornare tra i banchi dopo le feste di Natale, sebbene l’amministazione voglia essere pronta entro novembre. E’ quanto dichiarato dal sindaco Giovanni Capecchi nell’incontro di stasera (7 settembre) con i genitori. Nell’attesa, i bambini saranno trasferiti al comprensivo di via San Sebastiano a Montopoli, anche se è ancora presto per conoscere la collocazione precisa delle singole classi.
A dirlo è stata la nuova dirigente Gaetana Zobel, approdata nel comune di Montopoli da appena una settimana: “Ho preso servizio il 1 settembre e immediatamente sono stata convocata dal sindaco – ha raccontato la dirigente – informandomi che la primaria di Marti non poteva essere agibile”. E’ stato quindi lo stesso sindaco a spiegare i passaggi e i tempi di una vicenda che inevitabilmente ha messo in allarme i genitori. “Ho voluto incontrarvi – ha detto il primo cittadino – per spiegare cosa è capitato in questi giorni. A dicembre del 2015 avevamo affidato l’incarico ad uno studio specializzato per la verifica dei solai di tutte le nostre scuole, perché si erano verificati episodi di distaccamento dell’intonaco e di parte del laterizio, quello che in gergo si chiama sfondellamento. E’ stata fatta così una mappatura delle nostre scuole con un resoconto per tutti gli edifici, in cui si indicava una criticità per il primo piano dell’edificio di Marti, dove si trova la mensa. A fine 2016 abbiamo affidato i lavori partendo dalla scuola di Angelica per poi proseguire con gli altri plessi. Siccome questi lavori vanno fatti con la scuola chiusa siamo ripartiti a luglio. Proprio a Marti, però, abbiamo avuto dei problemi ulteriori: mentre al pian terreno l’intervento che abbiamo fatto anche negli altri plessi è risultato sufficiente, al piano primo si è scoperto che si doveva fare qualcosa di più. Così abbiamo stoppato i lavori per capire cosa serviva, con l’obiettivo di fare un intervento definitivo”.
I lavori da fare
“Andando a stonacare il soffitto – ha spiegato il geometra del Comune Gino Benvenuti – abbiamo visto che in alcuni punti le carenze erano superioni a quanto rilevato nel 2016. Così abbiamo approfondito, acquisendo anche il parere di un ingegnere che ha escluso ogni problema di natura statica. Tutto questo è successo il 29 agosto, ed è in quel giorno che abbiamo deciso di fare un intervento completo”. Tra le possibilità in campo l’amministrazione ha deciso per l’installazione di una pannellatura che sarà montata a contrasto con i solai del primo piano, per irrobustire le strutture e sostenerle. La ditta incaricata è stata già individuata. Incalzato dai genitori, l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Varallo ha stimato l’inizio del cantiere “entro una settimana, 10 giorni al massimo”. Nell’occasione, come spiegato dal sindaco Capecchi, si è deciso di approfittare del cantiere per rimbiancare interamente tutte le aule e sostituire le plafoniere. “Senza dubbio pensiamo di ritornare a scuola dopo le feste di Natale – ha detto quindi il sindaco – ma possibilmente anche prima”.
Le contestazioni dei genitori
A non convincere i genitotri, però, è stata soprattutto la tempistica. “Perché l’approfondimento – ha detto un padre – doveva essere fatto già dopo la prima mappatura del 2016. Non si capisce perché ci siamo ritrovati ad aspettare il 2017”. In particolare, è la data del 29 agosto a far storcere il naso alle famiglie, convinte che si sia aspettato la fine delle ferie per mettere mano alla scuola di Marti. “Se la situazione fosse stata la stessa delle altre scuole – ha risposto l’assessore al lavori pubblici Alessandro Varallo – i lavori sarebbero finiti prima del 15 settembre. Per il 29 agosto i lavori al pian terreno erano già terminati. Dopodiché il problema al primo piano si è rivelato superiore: allora abbiamo interrotto e abbiamo fatto degli approfondimenti. Accertato che la struttura era stabile abbiamo deciso di intervenire per risolvere comunque il problema dello sfondellamento e per fare un intervento definitivo”.
Il trasloco a Montopoli
Da qui la decisione di trasferire contemporaneamente tutte e 5 le classi, “perché non ci sembrava il caso – ha detto Capecchi – di trasferire solo 2 classi e poi non sapere dove far mangiare le altre 3 perché la mensa era occupata dai lavori”. Per questo le classi andranno tutte a Montopoli: “L’edificio è capiente e ricco di spazi – ha detto la dirigente Zobel -: ci sono delle aule più che dignitose che possiamo utilizzare riorganizzando la disposizione della scuola media”. Per i prossimi giorni, quindi, è stato fissato un incontro con i rappresentanti di classe, in modo da visitare le aule che saranno assegnate ai bimbi di Marti.
La convivenza con i ragazzi delle medie
Una convivenza, tuttavia, quella con la scuola media, che proprio non convince le famiglie della scuola primaria, anche alla luce di episodi di bullismo che negli ultimi anni hanno visto protagonista proprio la scuola di Montopoli. Da qui la preoccupazione per i bambini di 6 o 7 anni che si troveranno a stretto contatto con ragazzi molto più grandi. Su questo la preside Zobel ha rassicurato i genitori: “E’ un problema a cui francamente non avevamo pensato. Ci organizzeremo per fare bagni separati, a costo di rinunciare al bagno dei docenti, e raddoppieremo la sorveglianza nei corridoi”.
Il bus navetta
Per portare i ragazzi a Montopoli, invece, l’amministrazione si è organizzata per allestire un bus navetta, pensato per le famiglie che non avevano richiesto il servizio di trasporto scolastico. La scuola elementare di Marti, infatti, accoglie anche i ragazzi di Casteldelbosco, molti dei quali raggiungevano la frazione con lo scuolabus che adesso farà rotta fino al capoluogo. Il bus navetta, invece, è pensato soprattutto per le famiglie martigiane che accopagnavano i bambini autonomamente. “La navetta partirà dalla pensilina di Marti 15-20 minuti prima dell’inizio delle lezioni, indicativamente alle 7,45 – ha spiegato il dottor Valori dell’Ufficio scuola -. Alla fine delle lezioni il bus ripartirà da Montopoli e arriverà a Marti entro 15 minuti, senza fare fermate intermedie. A bordo sarà garantita la sorveglianza e l’accompagnamento dei ragazzi. Il servizio sarà gratuito, però abbiamo bisogno di sapere chi ne ha necessità”.
Giacomo Pelfer