
Era il maggio del 1917 quando la Madonna apparve ai tre pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco a Cova da Iria, vicino alla cittadina portoghese di Fatima. Fu la prima di sei volte, l’ultima nell’ottobre; e fu l’inizio di una straordinaria devozione popolare. A cent’anni esatti di distanza da quegli eventi straordinari, adesso una statua della Madonna di Fatima sta attraversando l’Italia da nord a sud, toccando numerose località. Una “visita” che toccherà anche il Comprensorio del Cuoio dal 24 settembre al 1 ottobre, a Santa Maria a Monte, per una settimana di preghiera che vedrà giungere nel comune ben cinque vescovi toscani.
A portare nel comune una delle quattro statue perennemente in viaggio per il mondo sono stati i religiosi della Congregazione dei “Servi del Cuore Immacolato di Maria”, che hanno in custodia la parrocchia di Cerretti, luogo che non a caso sarà il primo a ospitarla. Il tutto inizierà il prossimo 24 settembre, alle 16,30, con l’arrivo dell’Effigie mariana in elicottero nel grande prato adiacente a via Tonsana, da cui partirà una processione verso la chiesa della frazione, con una messa alle 18 officiata da Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno. Dalle 21 veglia di preghiera. I momenti di raccoglimento continueranno nei due giorni successivi a Cerretti alla presenza, il 26 pomeriggio alle 18,30, anche del vescovo di Volterra Mons. Alberto Silvani. Il 27 sera, poi, alle 17 è previsto il congedo e la partenza per Montecalvoli, dove la statua starà fino a sera, prima di partire per la chiesa di San Donato, dove l’accoglienza è prevista per il 27 sera alle 23. Dopo una giornata di raccoglimento e preghiera, il 28 sera la statua arriverà infine nel capoluogo, alle 22, in Piazza della Vittoria. Qui il 30 settembre la Santa Messa presieduta dall’abate di Subiaco Mons. Mauro Meacci, mentre domenica 1 ottobre sarà la volta di Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato, prima della processione che alle 15 porterà in processione l’effigie verso lo stadio di Ponticelli. “Un momento molto importante per la nostra chiesta e per tutta la nostra comunità – dice don Bruno Meini – che si troverà ad ospitare la statua in una delle pochissime stazioni del suo viaggio di quest’anno nel nostro paese”.
Nilo Di Modica