La lapide sotto le logge, in piazza Michele da Montopoli, ricorda ancora oggi il suo gesto di generosità, con una donazione pensata per i concittadini meno fortunati e soprattutto per gli abitanti della borgata di Napraia. È il gesto col quale Giulia Toscanelli, morta nel 1894, si conquistò la gratitudine dei cittadini montopolesi. È così che la Consulta ha deciso di intitolare proprio a lei il nuovo parcheggio in via Napraia, alle porte del centro storico.
Un’area di sosta realizzata e utilizzata ormai da due anni, ma rimasta fino ad oggi senza nome. Così, in vista dell’inaugurazione che l’amministrazione vorrebbe celebrare da qui a pochi mesi, è stato deciso su indicazione dei cittadini di dedicare il nuovo spazio al ricordo di Toscanelli. Eppure non sono pochi, anche tra i montopolesi doc, coloro che ignorano il nome e la figura di questa donna. “Apparteneva ad una delle più importanti famiglie della Toscana – spiega Silvio Ficini, esperto e appassionato di storia locale -: basti pensare alla sede dell’archivio di Stato a Pisa che porta il nome appunto di palazzo Toscanelli, ma anche all’omonimo palazzo di Pontedera».
A Montopoli la famiglia risiedeva nella grande villa all’inizio del paese, oggi di proprietà dell’istituto del Divino amore. “I Toscanelli – riprende Ficini – avevano i loro possedimenti proprio nella zona dove sorge il borgo di Napraia. Quella che oggi è la chiesa dei Caduti era in realtà la cappella personale della famiglia. La donazione che questa donne decise di fare alla comunità, rappresentava per l’epoca una somma davvero considerevole”. Si trattava per l’esattezza di 23.250 lire, donati allo scopo di “raddolcire spasmi e mitigare gli stenti ai miserabili e agli infermi del paese di Montopoli”, come recita la lapide apposta pochi anni dopo la morte sotto le logge dell’ex palazzo della Cancelleria. (g.p.)