Addio a Rolando Giorgetti, fondatore della conceria Dingo

30 agosto 2017 | 14:58
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Addio a Rolando Giorgetti, fondatore della conceria Dingo

Il comprensorio piange la scomparsa di Rolando Giorgetti, classe 1939, fondatore della conceria Dingo. L’uomo è morto stamani (30 agosto), all’ospedale di Pisa, all’età di 78 anni. 

Giorgetti aveva fondato la Dingo nel 1977 e quindi la sua azienda conciaria quest’anno ha festeggiato il quarantennale di attività. Man mano l’uomo – insieme agli altri soci storici – aveva fatto entrare in società altre persone, che ora guidano la conceria. L’imprenditore lascia la figlia Tania. Il funerale si terrà domani (31 agosto) alle 16 nella chiesa di Cerretti, a Santa Maria a Monte (lì risiedeva l’imprenditore). Giorgetti era originario di Treia (Macerata) e negli anni 50 era venuto nel comprensorio per lavorare, arrivando poi a fondare una piccola conceria che ancora esiste con lo stesso nome e la stessa partita iva. I cinque soci fondatori all’epoca erano operai e decisero di fare il grande salto, diventando imprenditori: portarono così nella nuova azienda il know-how derivante dalle loro esperienze conciarie degli anni sessanta, tanto da fornire alla Dingo quelle cognizioni tecniche adeguate alla produzione di pellame di ottima qualità fin dalle sue origini. “Grazie alla sua storia la Conceria Dingo – si legge sul sito dell’azienda –  si colloca tra le più antiche concerie specializzate nella concia al vegetale nel comprensorio del Cuoio della Toscana. Legati alle antiche tradizioni, fin dalle nostre origini, l’azienda produce classica vacchetta ingrassata naturale e colorata conosciuta in tutto il mondo. Nel corso degli anni queste esperienze e queste conoscenze hanno permesso all’azienda di specializzarsi sempre di più nella produzione di pellame di alta qualità, interpretando prontamente, di volta in volta, le nuove esigenze del mercato e della moda. Il marchio Dingo si è cosi imposto come sinonimo di affidabilità e qualità nel mercato mondiale della pelle, conosciuto in tutto il mondo e apprezzato dalle griffes internazionali”.  Oggi l’azienda è nelle mani di Graziano Bellini e Roberto Pertici, che sono stati “allevati” dal punto di vista lavorativo da Giorgetti e dai soci storici. I due oggi si stringono al dolore della famiglia e ringraziano Giorgetti (e i soci di allora) per tutto quello che hanno insegnato loro, oltre che per l’umanità con cui l’hanno fatto.

Marco Sabia