Banca Etruria, futuro incerto per sportello S.Croce

29 agosto 2017 | 14:45
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Banca Etruria, futuro incerto per sportello S.Croce

La situazione di Banca Etruria, che ha da poco iniziato la sua nuova era in Ubi Banca, sta vivendo un periodo di significativa incertezza. In bilico il futuro dello sportello a Santa Croce.

La sua sopravvivenza dipenderà dal piano di riorganizzazione di Ubi Banca stessa. A confermarlo è Maria Augeci, Rsa della Fisac Cgil: “Metteremo tutte le nostre energie – dice – nel corso della trattativa affinché non venga chiuso lo sportello”.
“C’è una trattativa iniziata a luglio e che si protrarrà – spiega Augeci – fino a ottobre. Etruria, intanto, ha fatto indubbiamente un grande passo avanti: è uscita dal commissariamento e dalla risoluzione: insomma, è tornata a fare banca. Per quanto riguarda lo sportello di Santa Croce – aggiunge la sindacalista  – ad oggi è aperto ma ovviamente la questione si inserisce nella trattativa. Dunque il suo futuro è incerto”.
Ma non è solo lo sportello di Banca Etruria ad essere a rischio in provincia. Anche lo sportello di Pisa del Banco di Sardegna potrebbe chiudere i battenti. Il Banco di Sardegna, società per azioni controllata per il 51 per cento da Bper e per il 49 per cento da Fondazione di Sardegna, e che ha 330 sportelli nelll’isola, starebbe prendendo in considerazione anche la possibilità di chiudere due delle circa venti filiali nella penisola: quelle di Pisa e quella di Viareggio. Il Banco di Sardegna potrebbe lasciare dodici piccole realtà. Sulla possibilità di chiusura degli sportelli, che rientra in un progetto di razionalizzazione del sistema rete del Banco, è stato avviato un confronto con i sindaci dei dodici paesi interessati.

Mirco Baldacci