Dentro quelle cassette sono spuntati anche un paio di messaggi di ringraziamento. Messaggi di viaggiatori o pellegrini in transito sulle colline di San Miniato, che a quanto pare hanno apprezzato il gesto e la volontà di offrire un servizio o un aiuto a chi attraversa i boschi e le campagne sanminiatesi. Sono le cassettine di primo soccorso installate dai cacciatori: 23 postazioni in tutto, alcune posizionate anche lungo la Francigena, che i tesserati della Federcaccia di San Miniato hanno provveduto a riempire di nuovo questa mattina 12 agosto.
“Abbiamo deciso di autotassarci – racconta il segretario Federcaccia Piero Taddeini – dopo aver scoperto che i fondi accantonati dall’amministrazione non c’erano più”. Ogni anno, infatti, il comune di San Miniato metteva a disposizione una parte dei fondi, derivanti dalla tassazione venatoria, che la Regione restituiva alle singole amministrazioni prima della riforma degli Atc. “Fino al 2015 – spiega Taddeini – pagavamo 67 euro l’anno di tassa regionale: di questi, la Regione restituiva ai Comuni 1,50 per ogni cacciatore. Così, storicamente, il Comune di San Miniato ci chiedeva come volevamo spenderli: in passato li abbiamo utilizzati principalmente per le cassettine di primo soccorso, ma anche per il progetto portato avanti con le scuole. Alla fine erano avanzati quasi 6mila euro, per i quali l’amministrazione comunale ci aveva chiesto di preparare un business plain per sapere come volevamo utilizzarli. Il 14 luglio, invece, abbiamo scoperto che questi soldi non c’erano più. È bene precisare che non si tratta di risorse vincolate: il comune può spenderle come crede, però ci è sembrato un fatto insolito”. I membri della Federcaccia, quindi, annunciano l’intenzione di presentare un’interrogazione a tutti i capigruppo per sapere in quale occasione è stata discussa la relativa variazione di bilancio.
“Ad ogni modo ci è sembrato giusto rifornire le cassette – dicono – per renderle di nuovo operative a vantaggio di tartufai, fungai, biker, pellegrini e in generale di chiunque voglia godere dei nostri paesaggi e dei nostri boschi”. Così, questa mattina, le cassette sono state adeguatamente riempite, ricevendo apprezzamenti dai tanti pellegrini della Francigena che, incuriositi, si sono fermati a parlare con i cacciatori. Immancabile la foto di gruppo accanto alla cassetta, “per far sapere a tutti – dicono dalla Federcaccia – che i cacciatori sono anche questo”. (g.p.)