Giovani di Shalom in Africa, inaugurato l′orfanotrofio

7 agosto 2017 | 10:01
Share0
Giovani di Shalom in Africa, inaugurato l′orfanotrofio

È stata l’occasione per entrare in contatto con il frutto e il lavoro che il movimento Shalom èorta avanti in Africa. L’occasione per inaugurare il nuovo orfanotrofio iniziato lo scorso gennaio, posando insieme la prima pietra di un nuovo panificio a servizio della struttura. A dimostrazione di un impegno che prosegue e che non conosce soste.

Sono alcune delle esperienze vissute in questi giorni dal gruppo di 20 giovani del Movimento Shalom, guidati da Don Andrea e Don Donato, partiti lo scorso 28 luglio e ormai prossimi al rientro in Italia previsto per mercoledì 9 agosto.
Sono stati giorni ricchi di emozioni e incontri che sicuramente lasceranno un segno importante nelle loro vite. I ragazzi hanno infatti inaugurato l’orfanotrofio dedicato a Riccardo e Ruggero Di Flavio, le cui costruzione era iniziata lo scorso gennaio e hanno decorato la struttura con un disegno pieno di colori e speranza. Hanno visitato alcuni villaggi, Ouida e la Porta del non ritorno per milioni di schiavi, il tempio dei pitoni, e l’Orfanotrofio della Provvidenza di Lokossa. Inoltre hanno consegnato all’ospedale Padre Pio medicinali raccolti grazie a donazioni italiane.
Il 1 agosto, anniversario dell’indipendenza, il gruppo ha partecipato alla sfilata militare e allo spettacolo folcloristico, e nel pomeriggio hanno assistito alla finale della Coppa della Libertà.
Dal 2 al 4 il gruppo si è spostato in Togo all’interno del centro Vanda per il Togo & la Casa di Giacomo, il centro costruito dal Movimento Shalom che comprende un panificio, un ostello e un centro di accoglienza per “les enfants de la plage”, i bambini abbandonati della spiaggia di Lomé. I ragazzi hanno potuto incontrare i bambini sostenuti a distanza e giocare con les enfants de la plage.
Oggi, 7 agosto, ci sarà la posa della prima pietra del panificio che sarà costruito accanto all’orfanotrofio: il panificio darà lavoro a giovani del posto e i proventi della vendita del pane saranno utilizzati per sostenere le spese dell’orfanotrofio e rendere così la struttura economicamente autosufficiente.