





“E’ proprio un delitto lasciare sola Lampedusa, condannarla a periferia d’Europa, invece che eleggerla porta d’Europa e del Mediterraneo. In tutta la mia permanenza di 8 giorni sull’isola non ho mai visto scene e immagini che tutti si aspetterebbero sentendo e guardando la tv. Le forze dell’ordine e la Cri svolgono un grande lavoro e il primo Centro di accoglienza si trova appena fuori dal paese”. Ilcuoioindiretta.it ha sentito l’assessore all’ambiente Federico Grossi, tornato a Castelfranco di Sotto oggi 6 agosto da Lampedusa, dove ha “scelto di prestare parte del mio tempo come volontario al Centro di Cura e Soccorso Wwf tartarughe marine Caretta Caretta di Lampedusa che al momento ospita ben 35 esemplari”.
“Un’esperienza fantastica – dice – fatta insieme ad altri 15 ragazzi under 30 da tutta Italia. Un impegno che mi ha visto coinvolto sia nel recupero di esemplari in difficoltà recuperati dai pescherecci lampedusani, sia nella gestione degli esemplari operato, nel monitoraggio delle vasche che nello svolgimento di visite guidate ai turisti negli orari di apertura al pubblico. Ogni giorno almeno 600 persone visitano il centro Wwf”. Lampedusa è un’isola bellissima, racconta Grossi.
“Se pensate di trovare una invasione di migranti e un baraccamento diffuso, vi sbagliate eccome. Troverete invece tanti (tantissimi) giovani, famiglie con bambini, gruppi di turisti stranieri (pochi) ed un mare fantastico oltre ad una buonissima cucina siciliana. L’isola rimane la meta per quanti sono costretti ad attraversare il Mediterraneo in cerca di futuro. Ma è anche un luogo che ha un estremo bisogno di vivere uno sviluppo solidale. Eppure Lampedusa oggi si associa solo agli sbarchi dei migranti, che l’isola e gli isolani con dignità, coraggio e apertura accolgono, ma che qui transitano soltanto per essere poi smistati in Sicilia e nel resto d’Italia. Perché in realtà a Lampedusa non s’incontrano migranti, neanche a volerlo. Perché l’emergenza, per alcuni aspetti, è più mediatica che reale e dimostra quanto la Tv riesca a condizionare la nostra percezione”.
Grossi ha voluto e potuto incontrare Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa fino a maggio scorso e Premio Unesco per la Pace 2017. “Nicolini ha perso sonoramente le elezioni, rifilata in terza posizione dagli elettori dell’isola. E quando un amministratore perde (male) forse qualche domanda sul suo operato amministrativo dovrebbe porselo. Con me Giusi è stata disponibile: in maniera semplice e spontanea, ci siamo incontrati qualche giorno fa in un afoso tardo pomeriggio al tavolino di un bar di Lampedusa. Una donna tenace e caparbia e che ha pagato, a parer mio, la sua sovraesposizione mediatica e il suo impegno internazionale a scapito dei problemi locali dell’isola (dalla depurazione alla raccolta rifiuti) e non tanto sul tema dei migranti. Il turismo a Lampedusa negli ultimi anni è notevolmente aumentato con grande beneficio economico per tutti ma se non provi a cambiare i problemi che da decenni affliggono l’isola, i risultati vengono di conseguenza. Dall’incontro ne sono uscito arricchito e contento di aver incontrato una persona che comunque nei suoi 5 anni di mandato di una piccola isola sperduta del Mediterraneo, ha potuto incontrare e parlare con Papa Francesco, Obama, all’Onu e all’Unesco. Credo che nella vita ognuno di noi, per quanto possibile e per i mezzi a disposizione, debba seguire le proprie passioni che siano sportive, hobby o di impegno sociale. Indipendentemente dal giudizio o dal commento degli altri. Se quello che stiamo facendo ci rende felici allora vuole dire che stiamo facendo la cosa giusta”. Che è giusta, a volte, lo dicono le emozioni che si provano. “E’ impressionante la bellezza della spiaggia protetta Isola dei Conigli, uno degli ultimi siti di nidificazione della Caretta Caretta in Italia. L’emoziome di liberare in mare un esemplare di una specie a rischio estinzione a causa della pesca non rispettosa dell’ecosistema marino e dell’inquinamento del nostro mare di micro plastiche che le tartarughe scambiano per meduse, è qualcosa di unico e di coinvolgente. A maggior ragione quando questo avviene tra lo stupore e l’euforia dei bagnanti e bambini presento sulla spiaggia. Nel Centro di Cura e Soccorso si svolgono anche progetti di ricerca e molti studenti di Biologia Marina scelgono di venire fin qua per scrivere la propria tesi specialistica. Andare fin là da solo mi ha reso quanto mai consapevole di quanto sia cosi profonda in molti casi la realtà dalla sua percezione sui mass media e di come nella vita si debba necessariamente avere voglia di scoprire e vivere di persona il mondo che ci circonda e non limitarsi al proprio contesto domestico. Il confronto, la conoscenza e la solidarietà possono solo migliorare le nostre vite e quella di chi vive intorno a noi. Lampedusa è bellissima e dovreste visitarla, non sapete cosa vi perdete”.