Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri

5 agosto 2017 | 15:53
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Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri
Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri
Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri
Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri
Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri
Nuova viabilità, vecchi cartelli: la segnaletica per Oliveri

“Oggi voglio entrare nel merito della segnaletica”. A un mese dall’ingresso della nuova viabilità (qui Rivoluzione viabilità a Santa Croce dal 4 luglio), un giro per Santa Croce sull’Arno se l’è fatto Enzo Oliveri, cittadino santacrocese ed ex vigile urbano. “Non mi soffermo – spiega – sulla criticità della nuova viabilità: ho già espresso la mia opinione e su questo argomento sicuramente ci sarà da parlarne ancora da metà settembre quando comincerà ad esserci di nuovo il traffico e l’apertura di tutte le scuole”.

Focus, allora, sul tema segnaletica. “A distanza esatta di 1 mese, la nuova viabilità è quasi totalmente priva di segnali che indicano le località da raggiungere. In compenso, ci sono cartelli ancora esistenti della vecchia viabilità, cartelli messi alla rinfusa, cartelli piegati, cartelli non a norma di legge… illeggibili, inutili, luci di alcuni semafori fuori legge, insomma questa amministrazione fa tanti discorsi e pochi fatti. E’ inutile fare interviste dicendo ‘noi faremo’… farete cosa?! Non mi si venga a dire che la nuova viabilità è nata all’improvviso: è da più di un anno che l’amministrazione sa come sarebbe stata modificata, quindi cosa aspetta a mettere i segnali? Si vedono automobilisti che girano e girano ritornando al punto di partenza, si fermano per chiedere informazioni su dove andare e il resto. Ma con una nuova viabilità si fa così? Perché i cartelli non sono stati ordinati e installati? Con Amazon, l’Amministrazione avrebbe ricevuto i cartelli che volevano nel giro di due giorni. Il sindaco si è divertito a girare dei filmini per far vedere come si raggiunge il centro storico. Certo, lei conosce un po’ le strade e quindi non ha avuto problemi, ma chi non le conosce cosa deve fare?”
Alcuni esempi
“Chi arriva dal ponte, a cento metri dalla nuova rotatoria, si imbatte nel cartello che indica l’obbligo di svolta a destra con la scritta ‘tutte le direzioni’ e ‘centro’, insomma per andare in paese bisogna andare verso Fucecchio? Quindi uno cosa fa? Invece di entrare nelle rotatorie per venire verso questo meraviglioso centro si dirige verso Fucecchio. Sapete come si dice a Santa Croce? Bodde. In tutta la zona delle rotatorie e in via di Pelle ormai ribattezzata via dell’Imbuto non esiste un cartello che indica una località. Chi percorre via dell’Imbuto e arriva alla rotatoria piccola (dopo aver fatto una bella fila), non trova un segnale che indica il centro o Ponte a Egola o Fucecchio. Questo è un paese da terzo mondo. Andiamo avanti… chi viene da Castelfranco per andare in centro, oltrepassa il cinema, oltrepassa la rotatoria e cosa trova? All’incrocio con via Cavour, una freccia verso sinistra che indica tutte le direzioni. Ma chi è quell’artista che ha messo quella freccia? Bodde. Un altro piccolo esempio? Chi percorre viale Di Vittorio, sulla destra prima dell’edicola dei giornali, c’è un cartello grande della vecchia viabilità che non è stato eliminato. A parte che è mezzo nascosto dalla pensilina della fermata degli autobus, poi indica agli automobilisti che per andare in centro devono svoltare a destra. Quindi uno gira in via San Tommaso, poi deve svoltare necessariamente in via Morandi, sia che vada a destra in via Caravaggio sia che prosegua a diritto, in entrambi i casi, arrivato allo stop, non sa dove andare perché non ci sono indicazioni stradali. Che casino di viabilità. Se dovessi elencare tutto, uno si stancherebbe di leggere. Aggiungo un’ultima cosa: quando si fanno modifiche di qualsiasi tipo, è necessario farle con criterio e non solo per far vedere che viene fatto qualcosa… però fatto male e a spese della popolazione, ben 800mila euro.
Care sindaco e assessore ai Lavori pubblici, spesso non serve avere i soldi ma basta la volontà e capacità di fare le cose, quindi credo che sia arrivato il momento di cominciare ad andare in giro per Santa Croce e vedere quello che avete combinato e cercare di rimediare. Non importa avere la laurea in tasca, basterebbe il buon senso. I santacrocesi stanno vedendo e provando con tanto disagio quello che avete fatto con questa nuova viabilità. E vi ringraziano”.