A Fucecchio dal Palazzo, la lettera dei migranti

2 agosto 2017 | 16:02
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A Fucecchio dal Palazzo, la lettera dei migranti

Stamattina (2 agosto) i dieci migranti in procinto di essere ospitati in corso Matteotti sono stati presentati nella sala del consiglio comunale, alla presenza del sindaco Alessio Spinelli, degli assessori Gorgerino (politiche sociali) e Sabatini (viabilità) e di molte associazioni locali, oltre che del presidente della cooperativa Terre d’Arno, Marco Cartei. 

Si è trattato di un primo incontro nel quale la cooperativa che gestirà i 10 migranti – provenienti da varie zone dell’Africa – ha spiegato quale sarà la filosofia del progetto, che vuole essere improntato alla più totale integrazione. Per questo sono state invitate le associazioni del territorio: Croce Rossa, Misericordia, Pubblica Assistenza, Auser, Popoli Uniti e Io Amo Fucecchio. I migranti hanno eletto al loro interno un rappresentante, che ha letto un documento nel quale ha ringraziato Fucecchio (e tutti gli altri soggetti coinvolti) per l’ottima accoglienza ricevuta finora. Si è trattato di un primo incontro conoscenza, dato che la cooperativa Terre d’Arno – che gestirà l’accoglienza – è alla sua prima esperienza a Fucecchio. Ne seguiranno altri a stretto giro di posta per stabilire e concordare progetti di integrazione, magari coinvolgendo i richiedenti asilo nei lavori socialmente utili. Dopo l’incontro, l’assessore Gorgerino ha visitato il centro, complimentandosi con la cooperativa per le ottime condizioni in cui lo ha trovato.
I dieci ospiti hanno scritto una lettera di loro pugno e di loro iniziativa per salutare i fucecchiesi. “Buongiorno a tutti. Grazie per questa occasione, grazie al sindaco di Fucecchio. Noi sappiamo che avete paura di noi, ma non sappiamo perché. Noi siamo come voi, esseri umani, abbiamo famiglia, bambini e amici in Africa. Ma purtroppo abbiamo lasciato i nostri Paesi perché ci sono problemi di violazioni dei diritti umani e siamo qua in Italia per chiedere il vostro aiuto. Noi vogliamo diventare utili e partecipare allo sviluppo dell’economia e della società italiana, vogliamo diventare cittadini attivi e non vogliamo essere persone escluse. Ciascuno di noi ha un sogno. Per esempio, il mio sogno è fare il formatore professionale. Noi diciamo alla popolazione di Fucecchio: niente paura, siamo persone come voi e vogliamo un rapporto fondato sul rispetto. Alla fine diciamo come ha detto Martin Luther King: Dobbiamo imparare a vivere come fratelli”.
Nel frattempo si attendono novità  sulla sistemazione degli altri 10 richiedenti asilo, che in principio avrebbero dovuto trovare posto nello stesso immobile di corso Matteotti.