Montopoli, la farmacia comunale ha i conti in rosso

1 agosto 2017 | 08:52
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Montopoli, la farmacia comunale ha i conti in rosso

Conti in rosso per la farmacia comunale di Montopoli. Per l’esattezza un passivo di 14mila euro, registrato nel bilancio 2016, che ha costretto l’amministrazione a correre ai ripari con un piano di rilancio che permetta di tornare in attivo già da quest’anno. Un piano necessario per allontanare lo spauracchio della dismissione che, per le farmacie a partecipazione comunale, scatta dopo tre annualità in rosso.

È quanto emerso nel consiglio comunale riunito ieri sera (31 luglio) attraverso un’interrogazione del gruppo Cinque Stelle. Un’interrogazione per fare chiarezza sulla situazione della farmacia, con sede in via Nazionale a Capanne, gestita dalla società Civitas Srl partecipata dalla stessa amministrazione comunale. “Una situazione singolare – l’ha definita il capogruppo Luca Potì – perché solitamente le farmacie comunali producono utili. Ricordo una discussione di quale anno fa in consiglio comunale, quando l’allora consigliere Massimo Tesi lamentava che la farmacie avesse chiuso il bilancio con un utile di soli 30mila euro. Adesso devo dire che c’aveva visto lungo, perché in questi anni la tendenza è stata quella di una continua riduzione degli utilità, fino ad arrivare al segno meno nel 2016. Io sono dell’idea che alcuni servizi comunali debbano per forza essere in passivo, come i servizi scolastici o l’assistenza sanitaria e sociale, ma la farmacia deve produrre utili, come avviene del resto in qualunque comune”.
Il sindaco Giovanni Capecchi, dal canto suo, ha replicato sottolineando che il 2016 è stato il primo ed unico anno in cui la farmacia di Capanne ha fatto registrare un segno meno. “Fino al 2015, al massimo, si era registrato un utile insoddisfacente. Sicuramente – ha detto – è un segnale negativo che spinge a prendere dei provvedimenti”. Già nel mese di maggio, infatti, in base alla relazione dell’amministratore unico e del revisore dei conti, la giunta aveva deliberato una serie di correttivi per invertire il trend fin da quest’anno. Innanzitutto è stato deciso di ridurre il canone d’affitto di 40mila euro che Civitas è tenuta a versare, ogni anno, nelle casse del comune per l’immobile di via Nazionale. “Inoltre – ha aggiunto Capecchi – è stata decisa la ricerca di un gestore al quale affidare i rapporti con i fornitori, valutando anche soluzioni che permettano una riduzione del costo del personale, insieme all’avvio di un partenariato con le farmacie limitrofe. In questo modo, pensiamo non solo di poter tornare in attivo, ma anche di produrre un utile superiore degli anni passati”.