Partirà al termine dell’estate l’iter per la realizzazione della cosiddetta Casa della Salute a Ponte a Egola, con l’obiettivo di inaugurare la nuova struttura entro il 2020 come promesso dall’assessore regione Stefania Saccardi. Sarà un edificio a servizio di tutto il Valdarno: un centro specialistico di secondo livello, con tanto di mini sale operatorie, chiamato ad alleggerire gli ospedali di Empoli e Pontedera con un nuovo servizio sul territorio.
Anche se ancora le ruspe non si vedono, i passaggi formali sono proseguiti anche in questi mesi negli uffici dell’Asl Toscana Centro, l’ente che realizzerà a proprie spese il nuovo centro di Ponte a Egola, nel grande terreno all’angolo fra piazza Biagi e via contrada Nuova. Dopo l’acquisizione dell’area, avvenuta nel dicembre 2015, l’Asl è intenzionata ad aprire il bando per la progettazione nel mese di settembre. A quel punto, una volta pronto il progetto esecutivo, si procedere con la gara d’appalto fissata in 4 milioni di euro, che nelle intenzioni della Asl dovrebbe andare in porto nell’arco del 2018 per dare avvio ai lavori nello stesso anno.
“Ospedale diffuso”: le altre 5 Case della Salute
Negli altri Comuni del Valdarno pisano, invece, l’accordo sottoscritto con la Regione prevede la nascita di altre due Case della Salute: nuove strutture che accoglieranno ambulatori, centro prelievi e altri servizi di base, mentre per le prestazioni specialistiche il punto di riferimento sarà comunque Ponte a Egola. Insieme alle tre Case della Salute già presenti a Galleno (per l’area delle Cerbaie), a Montopoli nella sede della Pubblica Assistenza in via Mattei e a San Miniato Basso nell’edificio della Misericordia in piazza Cuoco, altre due Case della Salute dovranno sorgere a Castelfranco e a Santa Croce. In questo, a differenza di Ponte a Egola, a finanziarle sarà direttamente la Regione e non la Asl.
Castelfranco, il progetto all’Orto di San Matteo
Per il comune di Castelfranco la nascita della Casa della Salute si accompagna ad una scelta mirata per il centro storico. Alla fine, infatti, è stato dato il via libera alla proposta di collocare la futura sede degli ambulatori e dei servizi territoriali all’Orto di San Matteo, utilizzando i due locali dei cosiddetti ex spogliatoi e le stanze oggi occupate dalla Società della Salute sopra la farmacia comunale. Per la realizzazione del progetto l’Asl ha stanziato 2 milioni e 200mila euro. “Al momento è in corso una concertazione – spiega il sindaco Gabriele Toti – per capire se le risorse sono sufficienti o meno. Dopodiché partirà la progettazione esecutiva. Di sicuro, prima della fine del mio mandato voglio aver posato la prima pietra”.
Il progetto per Santa Croce
Per il comune di Santa Croce, invece, la nuova Asl Toscana Centro ha sostanzialmente confermato il progetto, risalente ormai al 2006, che prevede la creazione accanto alla Coop del cosiddetto Centro di prevenzione, chiamato ad ospitare, con un investimento di circa 3 milioni di euro, la Casa della Salute e la nuova sede Arpat che prenderà il posto di quella attualmente a San Romano.